Attacco al mercato: 25 morti

E' di almeno 25 morti e 35 feriti il bilancio di un attentato in un mercato all'aperto situato nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa (regione di Orakazai), al confine con l'Afghanistan, in un momento in cui il bazar era pieno di gente. 

L'attentato

Il suk, negli anni, è stato teatro di diversi attacchi di estremisti sunniti contro gli sciiti. E a questa minoranza, stando a quanto riferito dalla polizia, apparterrebbe la maggior parte delle vittime. Dopo l'assalto, le autorità hanno allertato tutti gli ospedali della regione, perché il numero delle persone coinvolte potrebbe aumentare. Per le forze di sicurezza, impegnate nelle indagini, non ci sono dubbi: a colpire è stato un kamikaze. 

Precedente

La strage arriva a poche ore da un altro attacco. Nella notte un commando armato ha cercato di entrare nel consolato cinese a Karachi. Gli assalitori hanno esploso diversi colpi uccidendo due poliziotti e ferendone un terzo. Ad essere colpita è stata la sezione visti del consolato. La polizia ha subito isolato la zona ed è riuscita a neutralizzare il commando, freddando tre miliziani. I terroristi, è stato poi ricostruito, sono arrivati nei pressi della sede diplomatica a bordo di un'auto ed hanno iniziato a sparare contro il personale della sicurezza, ma non sono riusciti a raggiungere il compound degli uffici dei diplomatici e dello staff, e tutti i cittadini cinesi sono salvi, ha riferito il capo delle operazioni. L'attacco è stato rivendicato dai separatisti dell'Esercito di liberazione del Baluchistan

Reazioni

L'attentato al consolato è stato subito condannato dal ministero indiano degli Esteri. “Il terrorismo non è mai giustificabile – si legge nel comunicato di Nuova Delhi – gli autori di questo odioso attacco devono essere rapidamente consegnati alla giustizia. Questi attentati hanno solo l'effetto di rafforzare la determinazione della comunità internazionale a combattere il terrorismo in ogni sua forma e manifestazione”. Una presa di posizione con cui il governo indiano prende le distanze dalle milizie del Baluchistan, che il Pakistan ritiene essere sostenute proprio da Nuova Delhi. Le relazioni fra i due Paesi sono tese da anni, specie per la questione legata alla regione contesa del Kashmir. La Cina, da parte sua, ha chiesto di rafforzare la sicurezza armata attorno al consolato. Il ministro sinico degli Esteri, Geng Shuang, ha spiegato che questi atti non faranno vacillare il progetto di un corridoio economico fra Cina e Pakistan.