Il Papa agli artisti: “Non dimenticatevi dei poveri. La bellezza è armonia”

"L'amicizia della Chiesa con l'arte è qualcosa di naturale": così Papa Francesco ai 200 artisti ricevuti nella Cappella Sistina

Papa Francesco con gli artisti nella Cappella Sistina. Foto: Vatican News

Papa Francesco, in sedia a rotelle, è entrato poco dopo le 9:00 nella Cappella Sistina dove stamane ha ricevuto quasi 200 artisti provenienti da oltre 30 Paesi in occasione del 50/o anniversario dell’inaugurazione della Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Vaticani.

Il Papa: “Chiesa sempre avuto un rapporto speciale con gli artisti”

“Vi ringrazio per aver accolto il mio invito. La vostra presenza mi rallegra. La Chiesa ha sempre avuto un rapporto con gli artisti che si può definire nello stesso tempo naturale e speciale”. Così papa Francesco, nella Cappella Sistina, si è rivolto agli artisti partecipanti all’incontro promosso in occasione del 50/o anniversario dell’inaugurazione della Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Vaticani. Sono presenti circa 200 tra pittori, scultori, architetti, scrittori, poeti, musicisti, registi e attori di tutto il mondo. “Si tratta di un’amicizia naturale – ha spiegato il Pontefice -, perché l’artista prende sul serio la profondità inesauribile dell’esistenza, della vita e del mondo, anche nelle sue contraddizioni e nei suoi lati tragici”.

“Questa profondità – ha proseguito – rischia di diventare invisibile allo sguardo di molti saperi specializzati, che rispondono a esigenze immediate, ma stentano a vedere la vita come realtà poliedrica”. Secondo Francesco, “l’artista ricorda a tutti che la dimensione nella quale ci muoviamo, anche quando non ne siamo consapevoli, è quella dello Spirito. La vostra arte è come una vela che si riempie dello Spirito e ci fa andare avanti”.

“L’amicizia della Chiesa con l’arte è dunque qualcosa di naturale – ha aggiunto -. Ma è pure un’amicizia speciale, soprattutto se pensiamo a molti tratti di storia percorsi insieme, che appartengono al patrimonio di tutti, credenti e non. Memori di questo aspettiamo nuovi frutti anche nel nostro tempo, in un clima di ascolto, di libertà e di rispetto. La gente ha bisogno di questi frutti, di frutti speciali”.

Il Papa: “Artista ha spontaneità di bambino e acutezza da veggente”

“Quando si opera nell’arte i confini si allentano e i limiti dell’esperienza e della comprensione si dilatano. Tutto appare più aperto e disponibile. Allora si acquista la spontaneità del bambino che immagina e l’acutezza del veggente che coglie la realtà”. Lo ha detto papa Francesco nell’incontro con gli artisti nella Cappella Sistina, citando la definizione del teologo Romano Guardini, secondo cui “lo stato in cui si trova l’artista mentre crea è affine a quello del fanciullo e pure del veggente”.

“L’uomo deve fare i conti con la sua mortalità, ma non è un essere per la morte, bensì per la vita – ha osservato il Pontefice -. Una grande pensatrice come Hannah Arendt afferma che il proprio dell’essere umano è quello di vivere per portare nel mondo la novità. Voi artisti realizzate questo, facendo valere la vostra originalità. Nelle opere mettete sempre voi stessi, come esseri irripetibili quali noi tutti siamo, ma con l’intenzione di creare ancora di più”.

Il Papa agli artisti: “Non dimenticatevi dei poveri”

“Sono felice di questo incontro con voi. Ma, prima di salutarvi, ho ancora una cosa da dirvi, che mi sta a cuore. Vorrei chiedervi di non dimenticarvi dei poveri, che sono i preferiti di Cristo, in tutti i modi in cui si è poveri oggi. Anche i poveri hanno bisogno dell’arte e della bellezza. Alcuni sperimentano forme durissime di privazione della vita; per questo, ne hanno più bisogno. Di solito non hanno voce per farsi sentire. Voi potete farvi interpreti del loro grido silenzioso”. Lo ha detto papa Francesco durante l’incontro con gli artisti nella Cappella Sistina.

Fonte: Ansa