Onu: “Gli apolidi nel mondo sono quasi 4,4 milioni”

Circa 4,4 milioni di persone in tutto il mondo sono riconosciute come apolidi, persone che non possiedono la cittadinanza di nessuno stato e sono dunque particolarmente vulnerabili

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Un apolide (dal greco a-polis “senza città”) è un uomo o una donna che non possiede la cittadinanza di nessuno stato. Gli apolidi nel mondo sono circa 4,4 milioni secondo le stime Onu. L’Unhcr ha affermato che il fatto di essere apolide ha un “impatto devastante” sulle persone colpite e chiede ai governi maggiori sforzi per combattere questa esclusione.

Onu gli apolidi nel mondo sono quasi 4,4 milioni

Circa 4,4 milioni di persone in tutto il mondo sono riconosciute come apolidi. Lo hanno affermato oggi le Nazioni Unite, aggiungendo che la cifra reale degli apolidi è, probabilmente, significativamente più alta. L’Unhcr, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha affermato che il fatto di essere apolide ha un “impatto devastante” sulle persone colpite, e chiede maggiori sforzi per combattere questa esclusione. Non riconosciuti come cittadini di alcun Paese, gli apolidi sono spesso privati dei diritti e dell’accesso ai servizi di base, il che li emargina politicamente ed economicamente e li rende vulnerabili alla discriminazione e allo sfruttamento, secondo l’Unhcr. “Si ritiene che almeno 4,4 milioni di persone in 95 Paesi siano apolidi o di nazionalità indeterminata”, ha affermato l’Alto Commissariato Onu in una nota. “È ampiamente riconosciuto che la cifra complessiva sia significativamente più elevata, data la relativa invisibilità degli apolidi nelle statistiche nazionali”, ha proseguito, precisando che un numero sproporzionato di apolidi nel mondo appartiene ai gruppi minoritari, il che aggrava la discriminazione e l’emarginazione di cui sono vittime.

Fonte: Ansa