Oim: “13 migranti, tra cui un bimbo, annegati in Libia”

Ci sono dei sopravvissuti. Lo ha nnunciato su twitter l'Organizzazione internazionale per le Migrazioni (Oim) in Libia

Oim fornisce assistenza ai sopravvissuti

“Almeno 13 migranti, tra cui tre donne e un bambino, sono annegati dopo che la barca sulla quale erano a bordo si è capovolta al largo delle coste libiche”. E’ quanto scrive sul web l‘Organizzazione internazionale per le Migrazioni (Oim) in Libia, aggiungendo che “il personale dell’Oim sta assistendo 11 sopravvissuti riportati a riva dalla Guardia costiera”.

Oim: la crisi a Sabratha

L’OIM sta fornendo assistenza di emergenza nella città costiera libica di Sabratha, dove in seguito a settimane di conflitto, almeno 4.000 migranti – molti dei quali precedentemente trattenuti nei numerosi centri e campi informali di detenzione – sono stati trasferiti in un centro nella zona di Dahman.

Sabratha, che si trova a circa 80 chilometri a ovest di Tripoli, è diventato uno dei maggiori punti di partenza per le barche di migranti che tentano il rischioso viaggio per raggiungere l’Europa attraverso il Mediterraneo.

Il 7 ottobre, un giorno dopo il primo trasferimento di migranti nel centro nella zona di Dahman, l’OIM ha inviato un team per verificare la situazione. A fine giornata, il team ha riferito che 2.600 migranti (1.819 uomini, 704 donne e 77 bambini) erano trattenuti sul posto dal Libyan Directorate for Combatting Illegal Migration (DCIM).