L’amministrazione Trump pronta a varare “il più grande taglio delle tasse di sempre”

Lo aveva annunciato nel suo primo discorso al Congresso, il 1. marzo scorso, e ora Donald Trump sembra voler tirare dritto nella sua politica di riforma fiscale basata sulla riduzione delle tasse. Ma non solo. Nel mirino del presidente americano c’è anche la riforma delle banche varata dall’amministrazione Obama. “Elimineremo tutte le regole dannose“, garantisce il segretario al Tesoro Americano, Steven Mnuchin. Ma Trump e il suo staff rischiano di entrare in rotta di collisione con la Federal Reserve che definisce “pericolosa” la strategia del presidente e parla di seria minaccia per la stabilità finanziaria e per la crescita dell’economia americana. Il piano Trump è semplice: deregulation affiancata da quello che ha definito “il più grande taglio delle tasse di sempre” il cui varo è annunciato per la prossima settimana.

L’obiettivo dichiarato dall’amministrazione Trump è di snellire le procedure e ridurre le spese necessarie per conformarsi a certe regole, soprattutto se affiancato all’altro possibile intervento: ridurre le tasse per le società in modo da dissuaderle da cercare sedi all’estero più convenienti dal punto di vista fiscale, incentivo così per tornare negli Usa. La mossa però è doppia: si parla infatti di mettere mano alla legge pensata per far fronte alla”Grande Recessione” e mirata ad evitare che le banche diventino ‘too big to fail’ dovendo quindi poi ricorrere ad interventi pubblici. Ma si rivede anche il processo per la liquidazione di aziende “a rischio” che al momento fa capo al governo federale, così come quello che giudica il livello di minaccia per il sistema finanziario delle aziende in difficoltà.

Il numero due della Federal Reserve, Stanley Fischer, obietta: “Sembra ci si sia scordati della crisi causata dal comportamento nel settore bancario e in altri settori della finanza e degli enormi danni causati all’economia“. E ha aggiunto: “La forza del sistema finanziario è assolutamente fondamentale per permettere all’economia di continuare a crescere a un tasso ragionevole”. E ammonisce: “è pericoloso”. Ma Trump va dritto per la sua strada.