Il benessere psicofisico della donna dinanzi alle criticità di salute, una possibilità per tutte

L'Abbazia di Casamari a Veroli (Fr) ha ospitato il convegno "Benessere psicofisico della donna nelle diverse età" organizzato dalla dott.ssa Anna Maria Petitti, Responsabile della UOSD Consultori e Percorso Nascita dell'Asl di Frosinone

Foto di Gustavo Fring: da Pexels

Uno dei più importanti monasteri italiani di architettura gotica cistercense, l’Abbazia di Casamari a Veroli, nel frusinate, ha ospitato, nella giornata del 27 ottobre, il convegno “Benessere psicofisico della donna nelle diverse età. Criticità: cardiologiche, oncologiche, endocrinologiche…”. Gli interventi hanno spaziato dalla prevenzione in ginecologia alle novità in campo diagnostico e terapeutico, con l’approfondimento delle criticità di natura cardiologica, oncologica, metabolicoendocrinologica.

L’ideatrice dell’evento, nonché deus ex machina dell’intera manifestazione, è stata la dott.ssa Anna Maria Petitti, Responsabile della UOSD Consultori e Percorso Nascita. Un notevole contributo è stato dato uno dei due Presidenti del convegno, Direttore del Dipartimento Salute della donna, del bambino e dell’età evolutiva, dott. L. Di Ruzza. Una nota di merito va alla segreteria scientifica composta, oltre che dalla dott.ssa Petitti, dal dott. A. Iaconelli del Policlinico Gemelli do Roma e dalla dott.ssa A. Amata dell’Università degli studi di Padova. Diverse le autorità presenti, ognuna delle quali ha voluto omaggiare con parole significative che hanno dato ancor più lustro all’iniziativa: il Presidente Ordine dei Medici, il Presidente OPI Frosinone, il Presidente Ordine delle Ostetriche Frosinone, i Direttori delle Professioni Sanitarie ASL Frosinone.

Ogni intervento, ciascuno nel proprio ambito, ha avuto come comune denominatore il richiamo vigoroso ad una maggiore unione delle forze per continuare quel lavoro di valorizzazione della donna che oggi più che mai va aumentato. A tenere le fila dei molteplici interventi, il professor G. A. Lanza dell’Università Policlinico Gemelli, i professori L. Muzii, F. Maneschi, I. Palaia, A. Tata dell’Università La Sapienza che hanno svolto l’importante funzione di relatori. Presenti in qualità di moderatori anche primari dei punti nascita di Sora, Cassino e Frosinone.

L’iniziativa si è svolta in una sede suggestiva e di grande levatura storica e culturale e molti sono stati i relatori che hanno dato contributi al convegno, che ha coinvolto circa 150 partecipanti. Tra i relatori una nota di merito va all’intervento tenuto dal dott. A. Iaconelli, cardiologo del Policlinico Gemelli, che ha trattato tematiche a cavallo tra la patologia ginecologica e cardiologica. Molto interessanti anche gli interventi degli operatori del consultorio familiare di Frosinone che hanno portato alla luce aspetti sociali della donna non meno importanti come il delicato tema della violenza di genere. In tal senso si può e si deve fare di più nell’ottica della prevenzione e dell’intervento che si possono svolgere ad hoc attraverso un lavoro di rete che va potenziato in molti aspetti. È stato sottolineato come la UOSD Consultori e percorso nascita dell’Asl di Frosinone voglia esserci, in maniera più visibile ed efficace, per la donna e con la donna.

Ospite d’onore e valore aggiunto della giornata è stato indubbiamente il professor Giovanni Scambia, anch’egli presidente del convegno, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ginecologia Oncologica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Policlinico universitario “A. Gemelli”. Esperto in ginecologia e ostetricia, principalmente sulla ginecologia oncologica, nella sua relazione incentrata sull’intelligenza artificiale, molto apprezzata dagli astanti, si sono visti i futuri scenari con i quali ogni medico dovrà interporsi, alla luce delle nuove tecnologie capaci di creare un’intelligenza che un giorno (in alcuni presidi ospedalieri già oggi, seppur perlopiù in via sperimentale) lo affiancherà e, in alcuni casi, potrà addirittura sostituirlo. Qualsiasi medico dovrà quindi porsi in una dimensione di apertura nella direzione di una prospettiva futura che il professore racchiude nelle parole che finali del suo intervento: “The best way to predict the future is to create it”. Ovvero “il modo migliore per predire il futuro è crearlo”.

Un’attenzione particolare è stata inoltre rivolta alle ragazze adolescenti che nei consultori hanno, oggi, un’occasione in più per aprirsi, possono finalmente vedere una mano tesa, cogliere una piccola luce di speranza. Di qui ancora una volta l’invito è sempre più vivo: non abbiate alcuna paura di farvi aiutare! Il consultorio familiare è a disposizione per l’accoglienza e l’ascolto. La scrittrice Alda Merini così si esprime nel suo “A tutte le donne” ricordandoci che, al di là di ogni ostacolo e di ogni sofferenza, la donna è capace di diventare grande come la terra e di innalzare il suo “canto d’amore” con la forza della vita.

Il vero convegno non finisce qui ma continua nella vita umana e professionale di ognuno dei partecipanti. Risuona una domanda quanto: “E’ davvero possibile raggiungere il benessere psicofisico della donna dinanzi alle tante criticità evidenziate?”. Nella risposta ci guidano le parole dell’artista Frida Kahlo: “Non come chi vince sempre ma come chi non si arrende mai”. In tale risposta c’è il desidero presente all’interno di ogni uomo e di ogni donna di anteporre a tutto l’essere umano. Queste parole sembrano sintetizzare la mentalità da assumere dinanzi alla donna nei momenti in cui incontra criticità così importanti come quelle citate. Il convegno ha fatto comprendere che il futuro che abbiamo dinanzi “parla” di un “I care” ancor più attento, di un prendersi cura propedeutico ad un più facile raggiungimento del benessere psicofisico della donna.

E’ l'”I care” di chi ha come stella polare l’attenzione all’umano senza perdere di vista l’aspetto clinico, di chi ha l’obiettivo di curare il corpo senza dimenticare l’anima. È l’eco empatico di chi ha cuore l’essere umano in toto che risuona in maniera viva dall’Abbazia di Casamari.

Il benessere psicofisico della donna dinanzi alle criticità cardiologiche, oncologiche, endocrinologiche (e non solo) non è certamente una chimera per pochi ma una possibilità per tutti. I dati di realtà dimostrano i grandi progressi raggiunti. E questa eco ci ricorda che si possono affrontare le situazioni problematiche di natura psicofisica con maggiore fiducia nella medicina e senza dimenticare l’importanza dell’obiettivo profondo per eccellenza: non arrendersi mai, la vera vittoria, quella più intima e più sana.