Sant’Ambrogio, il vescovo che protesse i poveri

Nativo di Treviri e vescovo di Milano fino alla morte, Ambrogio è considerato tra i più importanti vescovi di ogni tempo. Soprattutto per la sua pastorale, rivolta innanzitutto agli ultimi

Sant'Ambrogio
Sant'Ambrogio

Sant’Ambrogio, patrono di Milano, la cui festa ricade il 7 dicembre nacque ad Augusta Treverorum, l’attuale Treviri, nella Renania-Palatinato in Germania, nella Gallia Belgica, tra il 339 e il 340, da una famiglia aristocratica romana, la gens Aurelia. Il padre ricopriva la carica di prefetto del pretorio delle Gallie. Ambrogio, ancora molto giovane, divenne avvocato a Roma e prima di compiere 35 anni fu nominato governatore della Liguria e dell’ Emilia, con sede a Milano. L’intera provincia era allora lacerata dalla controversia sull’arianesimo, e quando nel 374 il vescovo di Milano Aussenzio morì, Ambrogio, nella sua qualità di governatore, andò nella cattedrale per assicurare la pace e l’ordine nella nuove elezione.

Ambrogio vescovo

Egli, nonostante fosse ancora un catecumeno, venne eletto per acclamazione dopo che, narra la tradizione, un bambino si mise a gridare: “Ambrogio vescovo”. Le sue obiezioni ad essere eletto, furono respinte e Ambrogio, il 30 novembre ricevette il battesimo, fu ordinato vescovo il 7 dicembre del 374, giorno in cui si celebra la sua festa liturgica. Come scriveva egli stesso, gli uomini prima imparano, poi insegnano: a lui era toccato la sorte di insegnare prima di aver imparato. Si applicò allo studio della Sacra Scrittura e dei Padri sotto la direzione del presbitero Simpliciano (320-401), si dimostrò, inoltre, uno dei più grandi vescovi di tutti i tempi; fu eccellente come amministratore, scrittore e protettore dei poveri.

Il rito ambrosiano

Ambrogio, che scrisse diversi inni per la preghiera, compì riforme nel culto e nel canto sacro, viene anche ricordato per aver contribuito allo sviluppo del rito che si chiama in suo onore “ambrosiano”. Ancora oggi si distingue da quello romano, sia nel calendario che nella liturgia. Venne proclamato Dottore della Chiesa nel 1298 da papa Bonifacio VIII
(1294-1303) .