Smog: A Torino possibile allerta “viola”, mai raggiunta finora

“L’inizio dell’urbanizzazione e dell’industrializzazione è stato all’origine del cambiamento climatico. L’esplosione urbana e il cambiamento climatico sono andati di pari passo. Ma la crescita delle popolazioni delle metropoli è legata alla crescita delle disuguaglianze. E fenomeni di migrazioni sono legati al cambiamento climatico. Nel 2050 sono previsti 250 milioni di profughi dovuti alla desertificazione”. Così l’architetto Stefano Boeri, intervenuto ieri nella basilica di San Giovanni in Laterano, al terzo incontro di “Insieme per la nostra Casa Comune”, promosso dalla diocesi di Roma, ha considerato l’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco. 

Smog

Soffermandosi sul “mondo che non siamo riusciti a compromettere”, Boeri ha indicato oceani e foreste, “risorse per la biodiversità e per la produzione di energia rinnovabile, oltre che capaci di assorbire il 30% di CO2 prodotto dalle città”. La “grande sfida” per rallentare il “riscaldamento del pianeta”, secondo Boeri ripreso da Sir, sta in “una ecologia capace di costruire una prospettiva diversa”, che “non si limita a intervenire sul piano tecnologico né in alcune scelte come cambiare le nostre diete, o a innovazioni nel campo della mobilità, ma cerca un nuovo rapporto con la natura”. L’inquinamento nelle grandi città è sempre maggiore tanto da costringere i comuni ad imporre altri giorni di blocco della circolazione di buona parte degli autoveicoli. I divieti, seppur differenziati, riguardano ormai le metropoli di: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Lazio. La condizione ambientale più delicata è certamente quella di Torino dove, fino a giovedì 16, è stato confermato il semaforo rosso: fermi, quindi, i diesel fino agli euro 5 e i veicoli a benzina fino ad euro 1. Tutto in attesa di una nuova rilevazione dell’Arpa (l’Agenzia regionale che si occupa dei monitoraggi ambientali), giovedì prossimo e sulla base della quale saranno stabilite le misure successive. Ma si prospetta già la soglia di allerta massima (mai raggiunta fino ad oggi): il semaforo viola, che prevede l’estensione oraria dei divieti senza distinzione di veicoli. Semaforo rosso anche in buona parte dell’Emilia-Romagna, a Roma, ad Alessandria, così come a Milano e in buona parte delle altre province lombarde. “La sfida – avverte Boeri – è assorbire l’anidride carbonica attraverso i processi di fotosintesi. Solo gli alberi, sofisticata tecnologia costitutiva della natura, sono capaci di assorbire la CO2 prodotta”. Quello auspicato, quindi, è “un nuovo rapporto tra sfera urbana e la natura”. “Occorre pensare a un’architettura che abbia il verde come componente essenziale. Così aumentiamo anche la biodiversità delle specie viventi e miglioriamo la qualità della nostra salute”, conclude l’architetto.