Giornata Mondiale dell’Alimentazione: come sensibilizzare i giovani

In occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione di oggi la dr.ssa Stallone (Enpab) spiega l'importanza di una dieta sana ed equilibrata

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Foto di Louis Hansel su Unsplash Foto: Enpab

Alimentazione sana significa seguire una dieta salutare in termini di quantità e di varietà di alimenti. Le buone abitudini alimentari portano dei benefici al corpo e alla mente di una persona e per questo è necessario averle già a partire dalla tenera età. Purtroppo però non è sempre così e la colpa non è più solo dei fast food. Molti ragazzi infatti, non rispettano la regola dei tre pasti e saltano la colazione che invece è un momento fondamentale della giornata.  

L’intervista

La giornata di oggi è dedicata all’alimentazione ed è l’occasione giusta per parlare di dieta sana e di come sensibilizzare i giovani a condurla. Interris.it ne ha parlato con la dottoressa Tiziana Stallone, presidente dell’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei Biologi (Enpab).

Presidente, che tipo di disturbi possono avere gli adolescenti a causa di una alimentazione scorretta?

“Si tratta di disordini di diversa natura che possono avere una manifestazione fisica, oppure psichica. I primi sono disturbi metabolici importanti come l’insulina resistenza, il diabete, problemi di pressione e di funzionalità renale. Dal punto di vista psichico invece, si possono manifestare dei disturbi comportamentali anche pesanti. I ragazzi infatti sono molto condizionati dall’aspetto fisico e nella fase delle sviluppo possono rispondere ai primi chili di troppo con dei disturbi del comportamento. Tutte queste alterazioni si possono già notare in età infantile, durante la scuola elementare”. 

Perché molti giovani hanno una cattiva alimentazione?

“I ragazzi sono più fragili e non hanno il pieno controllo di tutti i meccanismi che regolano la volontà. Questo li rende più suggestionabili per esempio da alcuni aspetti pubblicitari o di packaging di un prodotto o dalla moda a cui non riescono ad opporsi. La stessa famiglia ha un ruolo centrale perché al giorno d’oggi molti genitori lavorano entrambi tutto il giorno e dunque non riescono a controllare i pasti dei figli”. 

Come si sensibilizza i ragazzi?

“Ogni educazione alimentare deve partire dall’origine, ovvero dal nucleo familiare, perché i giovani, se educati e coinvolti in tempo, diventano il fulcro di un’alimentazione sana. Altro importante ruolo ce l’ha la scuola che è un luogo dove i ragazzi si confrontano e possono dare il buon o cattivo esempio ai compagni. I ragazzi sono facilmente suggestionabili e noi adulti abbiamo l’obbligo di influenzarli in modo positivo”.  

Come deve essere una dieta equilibrata?

“Un’alimentazione sana prevede una riduzione della quantità dei grassi, dei zuccheri e del sale. Inoltre per un corretto funzionamento dell’organismo è importante preferire l’acqua alle bevande zuccherate. La stessa scuola molto spesso non aiuta a e nelle mense si preferisce la convenienza economica alla qualità e all’equilibrio nutrizionale. I carboidrati per esempio costano molto poco per cui sono preferiti al pesce, alla verdura e alla frutta. Inoltre, la dieta va supportata da un contatto diretto con la naturate e con la pratica dello sport”.