Lotta all’Isis: una tv irachena conferma la morte del Califfo Al Baghadi

Nuove voci sulla possibile morte di Abu Bakr al Baghdadi. La televisione irachena Al Sumariya ha detto di avere saputo da “una fonte nella provincia di Ninive” che la morte del capo dell’Isis sarebbe confermata. Il network afferma che la fonte, non precisata, ha riferito di aver appreso la notizia direttamente da uomini del Daesh. La stessa emittente aveva dato altre volte in passato, anche recente, notizie, poi smentite, sul ferimento del Califfo. Per questo, sino a una eventuale conferma ufficiale, la cautela è d’obbligo.

Di certo c’è che la riconquista di Mosul da parte delle forze armate irachene ha assestato un colpo decisivo al gruppo jihadista nato da una scissione di Al Qaeda. Per Donald Trump l’Isis ha i giorni contanti. Secondo quanto riferito dalla Casa Bianca, il presidente Usa punta alla totale distruzione del Califfato. “La vittoria a Mosul, città dove l’Isis proclamò un tempo il suo cosiddetto ‘Califfato’, dimostra che i suoi giorni in Iraq e in Siria sono contati”, ha detto Trump in un comunicato. “Abbiamo fatto enormi progressi contro l’Isis, più negli ultimi sei mesi che negli anni in cui l’Isis è diventato una grande minaccia“, ha proseguito. Seguono le congratulazioni al “premier iracheno Haider al-Abadi, alle forze di sicurezza irachene e a tutti gli iracheni per la loro vittoria sui terroristi che sono i nemici di tutti i popoli civilizzati“.

La vittoria di Mosul è stata celebrata anche dal segretario di Stato americano Rex Tillerson che l’ha definita una “pietra miliare cruciale” nella lotta contro l’Isis. Tillerson si è congratulato con Abadi per la vittoria e con le forze curde per il loro ruolo, manifestando inoltre le sue condoglianze per coloro che sono caduti nell’operazione. Il segretario di Stato ha quindi sottolineato che resta ancora molto da fare per sconfiggere il Daesh, confermando poi l’impegno degli Stati Uniti e i suoi di lavorare con l’Iraq e l’Onu per stabilizzare le zone liberate e aiutare i civili sfollati a tornare alle loro case.