Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare: le battaglie importanti da fare

Abbiamo sempre sposato la linea del Ministero dell’Agricoltura, che ora si chiama anche della sovranità alimentare, per rilanciare e fare, ancora meglio, ciò che già stiamo facendo. Ci sono delle battaglie importanti da fare, soprattutto per quanto riguarda la conoscenza, l’informazione e l’etichetta dei diversi prodotti la quale, in Europa, deve essere contrastata a quell’idea di attuare la cosiddetta “etichetta a semaforo” che porta dei danni all’informazione in merito ai prodotti “Made in Italy”. Il secondo elemento da attuare è il contrasto alla sofisticazione, ma anche alla falsificazione dei prodotti italiani che, si verifica non tanto da noi, dov’è presente in misura marginale, ma soprattutto nei mercati internazionali nei quali, con il cosiddetto “Italy Sound”, si vendono prodotti che sono dei falsi, come ad esempio il Parmesan al posto del Parmigiano Reggiano e tanti altri prodotti.

L’elemento più importante da mettere in campo, a mio avviso, è l’aiuto ai contadini nella coltivazione di terre attualmente incolte, che potrebbero aumentare le nostre produzioni e la qualità delle stesse in ambito agricolo. Soprattutto, è utile trovare dei meccanismi per far sì che, nella filiera alimentare, ci sia maggiore eguaglianza nei guadagni, andando a favore, da un lato, delle famiglie italiane che soffrono per le bollette e per l’inflazione, ma anche nei confronti dei produttori, ossia di coloro che si alzano ogni mattina alle quattro e lavorano la terra. Bisogna dare maggiore importanza al lavoro contadino anziché a quello dell’intermediazione. Dobbiamo sempre tener viva e dare il massimo contributo all’agricoltura nel nostro Paese.