Dolore per l’aborto spontaneo, “occorre far luce”

“Il 15 ottobre ricorre la Giornata della consapevolezza del lutto perinatale e infantile: che essa serva a far sentire il giusto sostegno alle mamme e alle famiglie che perdono un bambino durante la gravidanza.”

“Quando si ‘interrompe una gravidanza’, c’è un bambino morto e una mamma distrutta”, osserva Toni Brandi, Presidente di ProVita Onlus, “Anche l’aborto spontaneo non deve essere banalizzato: seppure il bimbo è molto piccolo, il dolore è molto grande e la solidarietà di tutti è necessaria alla elaborazione del lutto”.

I casi in Italia

Circa dieci famiglie al giorno (una gravidanza su sei) devono affrontare un lutto perinatale, in Italia. Alle madri che ricevono una diagnosi infausta si offre di solito un rimedio peggiore del male: l’aborto eugenetico. Il prof. Giuseppe Noia, clinico e cattedratico di chiara fama, invece, ci insegna che la scienza riesce a diagnosticare e curare in utero moltissime patologie.

Hospice perinatale

“La medicina fetale è diventata un’eccellenza etica dell’hospice perinatale – afferma il prof. Noia – che non è solo un luogo ma è un modo relazionale di curare il feto e il neonato. Anche nelle condizioni patologiche più estreme si può dare speranza di prevenzione, cura e sollievo del dolore accompagnando non solo il feto con tutto l’approccio scientifico e clinico, ma anche le famiglie. È questo il vero fondamento della medicina della speranza”.

Conclude Toni Brandi: “Se il Governo investisse sulle cure prenatali e perinatali potrebbe salvare migliaia di bambini all’anno. Invece non fa nulla nemmeno per impedire l’aborto eugenetico e per invertire la crisi demografica di cui talvolta si lamenta ipocritamente”.

Una candela accesa

L’Associazione ProVita Onlus invita ad accendere una candela, domenica 15 ottobre alle 19: “Il ‘BabyLoss Awareness Day’ serva a ‘fare luce’ sul tabù del dolore per l’aborto spontaneo, sulle morti perinatali e gli aborti eugenetici, sulle cure fisiche e psicologiche che esistono per i bambini in grembo e i loro familiari e sugli enti che si prodigano a tal fine”.