Pensioni, Morrison stoppa la riforma Abbott

Il neo-premier australiano, Scott Morrison, rinuncia al piano d'innalzamento dell'età pensionabile a 70 anni, scegliendo di lasciare le cose così come sono (pensionamento a 67). Una mossa a sorpresa che, ora, dovrà ricevere l'ok del concitato governo post-Turnbull: “Non penso che ci sia più bisogno di quella misura quando si tratta di aumentare l'età pensionabile – ha detto Morrison al Nove Network -. Avevo intenzione di dirlo nei prossimi giorni ma posso anche dirlo ora… Ho già consultato i miei colleghi su questo argomento e la prossima settimana il governo ratificherà la decisione di non procedere con l'aumento dell'età pensionistica a 70 anni. Rimarrà a 67″.

Decisione pragmatica

Il progetto originario, nato sotto il governo Abbott, nel 2014, prevedeva l'innalzamento dell'età della pensione a partire dal 2025. Un piano che, però, non è mai stato attuato e che, ora, tramonta definitivamente con il veto imposto dal premier Morrison. Per il vicepremier Michael McCormcak (il quale si è espresso sulla questione a SkyNews) si tratta di una decisione “sensibile e pragmatica” per i cittadini australiani: “Penso che se sei un contadino o un muratore o un tosatore nelle zone rurali e regionali dell'Australia, non vuoi che qualcuno di Canberra ti dica che devi lavorare fino a 70 anni – ha detto -. E' un lavoro duro e faticoso quello che fa un sacco di gente, e penso che sentirsi dire che dovranno lavorare fino a 70 anni… penso sarebbe stato un passo probabilmente troppo futuristico”.

Tutti d'accordo

Sostanzialmente favorevoli le reazioni dell'opinione pubblica australiana, d'accordo col premier sulla poca necessità di rispolverare una proposta di normativa dell'era Abbott che, a step biennali con incremento di 6 mesi, avrebbe portato alla definitiva entrata in vigore della riforma, con l'obiettivo di risparmiare almeno 3,6 miliardi di dollari. Anche il minsitro dell'Agricoltura, David Littleproud, si è schierato con Morrison spiegando che “c'è solidarietà attorno a questa decisione”, accolta positivamente anche dai gruppi di pensionati.