Coronavirus: America Latina, 765.000 contagi e 41.400 morti

Il governatore di San Paolo ha annunciato che prolungherà il lockdown oltre il primo giugno in alcune zone dello Stato brasiliano

Proteste in Equador

Nuovo forte incremento nelle ultime 24 ore di casi di coronavirus in America Latina: sia i contagi (765.662, +31.000 rispetto a ieri), sia i morti (41.462, +1.600) sono aumentati. E’ quanto emerge oggi da una elaborazione statistica realizzata dall’Ansa sui dati riguardanti 34 Nazioni e territori latinoamericani.

I Paesi colpiti

Il Brasile, solidamente secondo Paese più colpito al mondo dopo gli Stati Uniti, ha registrato 374.898 contagi e 23.473 morti totali. Nelle ultime 24 ore, sono 807 le vittime per Covid-19 registrate nel paese carioca, a fronte di 11.687 nuovi contagi. Lo rivela il ministero della Salute. Seguono, al secondo posto, il Perù (123.979 e 3.626), e al terzo il Cile (73.997 e 761). Per quanto riguarda i paesi con più di 5.000 contagi,si segnalano poi il Messico (71.105 e 7.633), l’Ecuador (37.355 e 3.203), la Colombia (21.981 e 750), la Repubblica Dominicana (15.073 e 460), Panama (11.183 e 310), Argentina (12.628 e 467) e Bolivia (6.263 e 250).

Brasile, il governatore San Paolo estende lockdown

E’ il Brasile il paese maggiormente colpito dalla pandemia. San Paolo e Rio de Janeiro sono le due metropoli focolai dell’infezione. Per limitare ulteriormente i contagi, che si suppone siano dieci volte quelli ufficiali, il governatore di San Paolo, Joao Doria, ha annunciato che prolungherà il lockdown imposto nello stato brasiliano oltre la data prevista del primo giugno. “Avremo una nuova quarantena, ma di forma intelligente e non omogenea come adesso”, ha annunciato Doria, precisando che il lockdown sarà limitato alle zone più colpite. Lo stato di San Paolo, il più ricco e popoloso tra quelli brasiliani, conta quasi 84 mila contagi e 6.220 morti, circa il 27 per cento del totale delle vittime del Brasile.

Bolsonaro: “Accuse contro di me saranno archiviate

Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro torna sulle accuse mossagli giorni fa dall’ex ministro della Giustizia, Sergio Moro, ribadendo di non aver tentato di interferire nelle indagini della polizia federale. “Non ho mai interferito nelle indagini della polizia federale ha detto Bolsonaro attraverso un comunicato rilasciato ieri sera -. Sono insensate le accuse in senso contrario. Tutti i funzionari federali ascoltati confermano che non ho mai sollecitato informazioni. Per questioni di giustizia, credo che l’inchiesta sarà archiviata”, ha scritto Bolsonaro.

Proteste in Ecuador contro misure del governo

Migliaia di persone sono scese in piazza a Quito (in Ecuador) per protestare contro le misure di austerità annunciate dal governo per ottenere un risparmio di almeno 4.000 milioni di dollari di spesa pubblica. Impiegati statali, professori, studenti, militanti sindacali e membri delle comunità indigene hanno sfilato nella capitale dove si sono registrati incidenti nella Plaza Santo Domingo, fra i manifestanti, che indossavano mascherine sanitarie e guanti, e forze di polizia. Gli agenti, ha riferito il quotidiano La Hora, hanno risposto ad un lancio di oggetti da parte dei dimostranti con l’uso di gas lacrimogeni che li ha dispersi. L’Ecuador è il terzo paese dell’America Latina colpito dalla pandemia con 37.355 contagi e 3.203 molti.

Uruguay aumenta controlli alla frontiera

Il governo dell’Uruguay ha deciso ieri di rafforzare i punti di controllo alla frontiera con il Brasile nell’ambito delle misure di lotta alla pandemia da coronavirus, portandoli da due a quattro. Nel piccolo Paese latinoamericano – che confina con l’estremità sud della Nazione Carioca – sono registrarti ad oggi 787 casi positivi e 22 decessi.