Finanziavano i terroristi: 20 indagati

Finanziavano i terroristi del fronte islamico. E' questa l'ipotesi investigativa che ha portato alle perquisizioni nei confronti di oltre 20 soggetti di origine tunisina, da anni stabilitisi in Italia, compiute stamani dai carabinieri del Ros e dai finanzieri del Gico in diverse regioni e città italiane. Nello specifico: le perquisizioni – fatte in Abruzzo, a Torino, a Milano e nella provincia di Ascoli Piceno – sono state svolte con il supporto dei Comandi Provinciali Carabinieri e della Guardia di Finanza di Torino, Milano, Ascoli Piceno e Teramo e il coordinamento del Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri e del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di finanza.

Tappeti

La lunga e complessa indagine – coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia ed Antiterrorismo dell'Aquila – ha individuato una presunta rete di finanziamento del terrorismo internazionale.  In particolare, tramite alcune società operanti nel settore della rifinitura edilizia e nel commercio di tappeti, formalmente intestate a persone di comodo ma di fatto gestite da un unico soggetto, capo indiscusso del gruppo, sono stati creati numerosi artifizi contabili per distrarre importanti somme di denaro dalle società. Le illecite disponibilità finanziarie – secondo le indagini dei carabinieri e della guardia di finanza – sarebbero state successivamente riciclate mediante l’acquisto di beni immobili e l’investimento in altre attività imprenditoriali, nonché destinate al finanziamento di gruppi radicali di ispirazione islamica insediati all’estero ronducibili al gruppo terroristico Al Nusra.

Al-Nursa

Il Fronte al-Nusra, o anche Jabhat al-Nusra (in arabo: “Fronte del soccorso al popolo di Siria”) è un gruppo armato jihadista salafita attivo dal 2012, nel contesto della guerra civile siriana, sia in Siria che in Libano. Il Fronte al-Nusra fu formalmente affiliato ad al-Qaida fino al 28 luglio 2016, quando il leader di al-Nusra, Osama al-Jawlani, annunciò la scissione consensuale tra i due gruppi e l'adozione del nuovo nome Jabhat Fateh al-Sham (“Fronte per la conquista del Levante”). Il gruppo ha fatto dal 2012 ad oggi diversi attentati a Damasco e in altre città della Siria sia con kamikaze, sia con autobombe. Un attacco suicida ad al-Mīdān, un distretto di Damasco, avvenuto il 6 gennaio 2012, ha causato la morte di 26 persone e 63 feriti. Il gruppo reclama anche gli attentati con autobombe condotti nella piazza piazza Sad Allah al-Jabiri ad Aleppo il 3 ottobre 2012, in cui persero la vita 48 persone, ad una caserma – sempre ad Aleppo – in cui morirono 11 persone, nonché l'attacco a una base militare a Raqqa, che ha provocato la morte di 32 soldati. Il 10 dicembre 2012, gli Stati Uniti hanno designato al-Nusra come organizzazione terroristica.