USA, 100 REPUBBLICANI CHIEDONO DI SOSPENDERE L’APPOGGIO A TRUMP

Nuovi problemi “in casa” per il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti Donald Trump. Più di 100 colleghi del suo stesso partito hanno firmato una lettera in cui chiedono esplicitamente al Repubblican national committee (il comitato politico che coordina la raccolta fondi per le elezioni) di sospendere il proprio appoggio al magnate newyorkese, dirottando invece i fondi verso le elezioni per il Congresso. “Le idee di Trump non sono soltanto profondamente sbagliate, ma sono molto pericolose, non sono statunitensi”, ha rincarato il vicepresidente Usa Joe Biden.”Se cominci a cambiare, significa che non sei onesto con le persone”, ha replicato il candidato Gop.

Intanto Trump nomina nuovi professionisti nel suo entourage. Si tratta di Stephen Bannon, presidente esecutivo della Breibart News, e Kellyanne Conway – sondaggista da tempo vicina a Trump – che ha assunto il ruolo di manager della campagna. “Sono formidabili, sono vincenti; e noi dobbiamo vincere”, ha detto Donald. Ailes avrà il compito di preparare il magnate e showman ai tre prossimi dibattiti televisivi, probabilmente decisivi, che farà tra settembre e ottobre.

I sondaggi però non sono favorevoli al miliardario che sta perdendo consensi proprio su quella parte – nonché unica – dell’elettorato che lo appoggia: gli uomini bianchi; da soli, valgono il 45% dell’intera popolazione votante e, da sempre, sono tendenzialmente repubblicani. Forse per recuperare, ieri sera in un comizio a Charlotte, nel North Carolina, Trump ha stupito di nuovo, chiedendo scusa a quanti, con i suoi insulti, “potrebbe” avere offeso. “L’ho fatto. E credetemi o no, mi dispiace, me ne pento. Soprattutto quando ho potuto causare dolore personale”, ha detto l’anchorman, facendo nuovamente spettacolo e scatenando risate e applausi dalla folla riunita ad ascoltarlo. Più risate che applausi.