San Valentino 2022: ecco perché gli innamorati rischiano di rimanere senza fiori

Gli innamorati potrebbero rischiare di passare il primo San Valentino della loro vita senza fiori. Uno scenario che fa davvero preoccupare. 

Scatole di cioccolatini, ciondoli, piccoli gioielli o un mazzo di fiori. Sono questi, solitamente, i regali che vanno per la maggiore a San Valentino, la festa degli innamorati. Ma le coppie italiane rischiano di passare il 14 febbraio 2022 senza poter acquistare un mazzo di fiori o una pianta per la loro dolce metà. Come mai? Non stiamo parlando dei ritardatari dell’ultimo minuto che arrivano quando il negozio ha già abbassato la saracinesca, ma per un problema ben più grave.

Ma cosa sta succedendo nel Belpaese? Perché rischiamo di rimanere senza fiori? Sicuramente non sono stati usati tutti per addobbare il palco della kermesse canora per eccellenza d’Italia, né sono stati consumati per preparare i bouquet delle tante signore che hanno calcato il palco del Festival di Sanremo. Ci siamo permessi una piccola battuta, ma la realtà è vera preoccupante.

Perché rischiamo un San Valentino senza fiori

Pensiamo solo che le rose, ad esempio, hanno bisogno di una temperatura fissa di almeno 15 gradi per sbocciare, lo stesso vale per le gerbere. Le orchidee sono un pochino più esigenti, in quanto per far aprire i loro delicati boccioli necessitano di un temperatura di almeno 20-22 gradi e in assenza di riscaldamento muoiono. Verrebbe da pensare: ma se sono dentro una serra dove sta il problema?

Ed eccoci al nocciolo della questione. Il problema – anche se indirettamente – sono proprio le serre. La Coldiretti ha lanciato un allarme: i vivai sono in gradi difficoltà per il rincaro dei costi dell’energia elettrica che li colpisce duramente proprio in vista della festa degli innamorati.

Come evidenzia la Coldiretti, l’emergenza energetica non solo fa lievitare i costi per il riscaldamento delle serre, ma colpisce anche sui carburanti necessari per la movimentazione dei macchinari, sui costi delle materie prime, fertilizzanti, vasi e cartoni.

Ma oltre a rischiare di non avere fiori per il giorno di San Valentino si profila anche un altro problema all’orizzonte. Se sui mercati non ci saranno i nostri fiori, si favoriranno in qualche modo le importazioni da Paesi stranieri che nel 2021 hanno già fatto registrare un aumento del 20% in valore.

Ecco perché è molto importante acquistare i fiori provenienti dai vivai del Belpaese – magari andando direttamente dai produttori o nei punti vendita che ne possano garantire l’origine – per sostenere le imprese e i lavoratori del nostro territorio.