Convinta che fosse sant’Antonio: nonna prega per anni la statuina del Signore degli Anelli

A volte la religiosità popolare abbinata a una capacità vista ridotta può far cadere il fedele in simpatici “imprevisti“. E’ quanto accaduto a una devota nonnina, di quelle di una volta che pregano quotidianamente la Vergine del Rosario e affidano la loro famiglia alla protezione dei santi.

La signora (evidentemente in su con l’età e con qualche problemino di vista) ha pregato per anni dinanzi a una statuina convinta che fosse la raffigurazione di sant’Antonio da Padova, il santo francescano di origini portoghesi normalmente raffigurato con il saio marrone e il giglio in mano.

Poi la penosa – ed esilarante – scoperta: l’immagine non era del santo ma dell’elfo Elrond, mitico personaggio del “Signore degli Anelli”, l’indiscusso capolavoro del genere fantasy scritto dal britannico John Ronald Reuel Tolkien nel 1955. Ad accorgersi dell’errore è stata la nipote della donna, la truccatrice Gabriela Brandão che – guardando da vicino la figura con qualche decimo di vista in più dell’anziana signora – ha notato qualcosa di strano. A farle scattare la scintilla, l’assenza dell’aureola in testa e quelle strane orecchie a punta, più da Star Trek che da francescano.

La successiva ricerca su Google ha poi cancellato ogni dubbio: nessun santo al quale rivolgere ogni giorno una preghiera, ma ‘solo’ l’immagine del potente elfo creato dalla fervida immaginazione di Tolkien e portato sul grande schermo da Peter Jackson; da lì, l’omino elfico è stato venduto come gadget nei negozi di giocattoli e poi capitato, non si sa come, sul comò della nonna in questione.

Divertita dall’accaduto, Gabriela ha poi deciso di condividere la storia su Facebook. Inutile dire che il post con la svista della “devota neo fantasy” è diventato in brevissimo tempo virale, arrivando fino a Sir Ian McKellen, monumento del cinema britannico e interprete di Gandalf nella sopracitata trilogia cinematografica. “Una donna in Brasile – ha scritto l’attore sulla pagina Facebook ufficiale commentando la notizia – apparentemente ha pregato per Elrond pensando si trattasse di sant’Antonio. Si è trovata da sola un’altra figura a cui rivolgere le preghiere”.

Dopo tanti anni di giaculatorie, chissà che qualcuno, nella lontana Terra di Mezzo, non gliele abbia ascoltate con un sorriso in bocca. Piace comunque pensare che Dio – come nella famosissima novella del Decameron su Ser Cepperello di Boccaccio – non guardi all’oggetto della preghiera (elfo o santo che sia) ma al cuore di chi la compie e “così faccendo noi nostro mezzano un suo nemico, amico credendolo, ci esaudisce, come se ad uno veramente santo per mezzano della sua grazia ricorressimo”.