Lazio super, Roma pari: le due facce della Capitale

Corrono su due fronti paralleli ma totalmente opposti le due squadre della Capitale, Lazio e Roma, impegnate nei recuperi di Serie A rispettivamente con Udinese e Sampdoria: da una parte i biancocelesti, lanciatissimi e forti non solo di un gioco spumeggiante ma anche di un collettivo che fa del gruppo l'arma migliore; dall'altra i giallorossi, che gruppo, per varie circostanze, lo sono meno e che faticano a ritrovare il ritmo e gli schemi che avevano caratterizzato, senza dubbio in positivo, la prima parte di stagione. Situazioni che si traducono in una roboante vittoria per 3-0 della banda di Inzaghi, pur priva di Ciro Immobile, e di un pareggio azzannato quasi allo scadere per Di Francesco, con Edin Dzeko a spezzare l'incantesimo del gol giusto in quella che potrebbe essere la sua ultima partita con la Roma.

Lazio, momento magico

Battere con tre reti di scarto una delle formazioni più in fomra del campionato e, inoltre, farlo senza il proprio centravanti titolare non è impresa da poco. Alla super-Lazio di Simone Inzaghi riesce anche questa nel recupero della 12a di A, al culmine di una partita iniziata sul filo dell'equilibrio ma stravolta dall'autorete di Samir che, al 26', sblocca non solo il risultato ma anche le convinzioni dei biancocelesti: giocando di fatto senza centravanti (con Felipe Anderson e Nani ad alternarsi il ruolo di terminale offensivo) la Lazio ha approfittato della straordinaria condizione atletica del momento per colpire altre due volte, prima con il portoghese ex United, bravissimo a farsi trovare pronto su invito dalla sinistra del suo compagno di reparto Anderson; poi è lo stesso brasiliano a mettersi in proprio e a piazzare comodamente alle spalle del portiere. In mezzo, almeno due interventi prodigiosi di Strakosha su Barak e De Paul. Al triplice fischio, sorridono solo i padroni di casa, ora terzi da soli.

Dzeko riacciuffa la Samp

Non era forse lecito aspettarsi la miglior Roma nella sfida esterna contro la ritrovata Samp di Giampaolo: tra infermeria affollata e voci rimbalzanti di mercato, l'undici di Di Francesco arriva al recupero della terza giornata di Serie A con un tridente offensivo inedito, formato da Under e Defrel sugli esterni a supporto proprio dell'uomo delle trattative, Edin Dzeko che, come il tecnico aveva promesso, finché resterà nella capitale giocherà da titolare. Ed è proprio il bosniaco, in avvio, a divorarsi la rete del vantaggio non sfruttando un invito al bacio di Under dalla sinistra. L'aggressività romanista dei primi minuti porta a qualche occasione da rete: ci prova Nainggolan con una zampata in area piccola che incontra la reattività di Viviano; poi è Manolas a mancare di testa il gol del vantaggio da ottima posizione. Allo scadere della prima frazione, ecco l'episodio: Strootman, servito da Florenzi, scarta Ferrari sul lato corto dell'area della Samp ma, nonostante l'evidente ostruzione e la segnalazione del guardalinee, l'arbitro Orsato decide di far proseguire. Sul capovolgimento di fronte, cross dalla sinistra, intervento goffo di Kolarov che la tocca col braccio: var e calcio di rigore che, dopo le proteste veementi dei giallorossi, Quagliarella trasforma per l'1-0. Nella ripresa Alisson sventa un paio di circostanze pericolose per i padroni di casa, mentre l'ingresso di Schick consente ai giallorossi di alzare un po' il baricentro e costruire qualche opportunità dopo un quarto d'ora di flessione. Per il gol del (giusto) pareggio, però, serve attendere il 90': cross splendido di prima intenzione dell'esordiente Antonucci e zuccata in diagonale vincente di Dzeko. Un gol che vale molto per lui, non troppo per la Roma, distante ancora due punti dal quarto posto.