US OPEN: SARA’ SIMONA HALEP L’AVVERSARIA DELLA PENNETTA IN SEMIFINALE

Prosegue l’avventura delle azzurre agli Us Open. A New York Flavia Pennetta ha raggiunto Roberta Vinci in semifinale dove se la vedrà con Simona Halep. In un quarto interrotto nel terzo set dalla pioggia, la rumena numero 2 del seeding e della classifica Wta batte Victoria Azarenka per 6-3 4-6 6-4 e per la prima volta in carriera centra l’accesso fra le prime 4 a Flushing Meadows. Sotto gli occhi dell’illustre connazionale Nadia Comaneci, la quasi 24enne di Constanta gioca un primo parziale quasi perfetto, aggredendo e costringendo sulla difensiva la due volte finalista di Flushing Meadows. Poi, però, la Azarenka sale in cattedra, pareggia i conti e strappa il servizio alla prima occasione alla Halep, volando sul 2-0 nella partita decisiva. Il controbreak, però, arriva subito e dopo la sospensione per pioggia la rumena torna in campo piu’ determinata che mai, portando a casa la vittoria.

“Non so dove ho trovato le energie per vincere ma l’interruzione mi ha aiutato, grazie a Dio si è messo a piovere”, riconosce la rumena, mai andata oltre gli ottavi sul cemento newyorkese e unica semifinalista sotto i 30 anni. Adesso la sfida con la Pennetta, avanti nei precedenti per 3-1 ma sconfitta nell’ultimo confronto, avvenuto a Miami lo scorso marzo. “La Halep è una giocatrice molto diversa dalla Kvitova e dalla Azarenka – avvisa la brindisina, fuori in semifinale nel doppio con Sara Errani per mano del duo Hingis/Mirza – tira meno forte ma ha più mano. Magari non tira fucilate che ti lasciano ferma, ma ti sposta di piu'”. Sarà invece derby svizzero nella seconda semifinale del tabellone maschile (Djokovic-Cilic l’altra sfida): di fronte, ancora una volta, Roger Federer e Stanislas Wawrinka.

L’ex numero uno del mondo, cinque volte campione agli Us Open e in corsa per il 18esimo Slam della carriera, conferma il suo stato di grazia e spazza via Richard Gasquet per 6-3 6-3 6-1 in appena un’ora e 21 minuti di gioco. “Il servizio ha funzionato molto bene, sono riuscito a tenere un’alta percentuale di prime palle, a essere aggressivo e a divertirmi”, sorride Federer, 16 ace e in semifinale senza aver ancora perso un set. Ad attenderlo l’amico Stan, che al Louis Armstrong Stadium non è da meno e mette fine in modo brusco alla favola di Kevin Anderson: 6-4 6-4 6-0. Il sudafricano, per la prima volta ai quarti in uno Slam, ha forse patito la stanchezza di chi non è abituato a giocare a certi ritmi, dando l’impressione di essere sempre un passo dietro Wawrinka. “Di sicuro è stato il mio miglior match di questo torneo, sono davvero felice di come ho giocato”, gongola il vincitore dell’ultimo Roland Garros. Per Anderson anche nove doppi falli, due dei quali hanno regalato altrettanti break all’avversario. Sara’ dunque derby svizzero per la 20esima volta, col fuoriclasse di Basilea avanti 16-3 ma battuto nell’ultima sfida avvenuta sulla terra rossa del complesso parigino: successo in tre set di Wawrinka, poi volato alla conquista del secondo Slam della sua carriera.