Tris Barça col Chelsea, Messi marziano

Non basta giocare bene se davanti hai Leo Messi. E il Chelsea lo ha capito a sue spese, disputando un buon match al Camp Nou ma impotente davanti alle prodezze del fuoriclasse argentino che, con la doppietta che infiocchetta il 3-0 degli uomini di Valverde sui Blues (di Dembelé l'altra rete) non solo porta i suoi ai quarti di Champions ma fa 99 e 100 reti nella massima competizione continentale. Un record pauroso ma del resto più che lecito se ti chiami Lionel Messi. Peccato per gli uomini di Conte i quali, a dispetto del pesante passivo, si erano presentati in Catalogna con l'ambizione e la testa giuste per tentare di portare a casa una qualificazione comunque complicata visto il pari dell'andata (1-1) a Stamford. Ne è venuta fuori una sfida paradossalmente dominata dagli ospiti, vicini al gol in più occasioni, ma fatta propria dai blaugrana, trascinati dal loro fuoriclasse e bravi nel capitalizzare al meglio le opportunità da rete collezionate.

Messi stende i Blues

L'1-1 di Londra lascia aperta ogni possibilità ma è anche vero che il Barça non perde fra le mura amiche da una vita in Champions, e che davanti c'è un Messi in un momento davvero straordinario. Una variante con la quale il Chelsea deve fare i conti al 2', quando una carambola sulla destra viene rifinita da Suarez e tramutata in gol dall'argentino, bravo e fortunato a calciare in diagonale dalla linea di fondo e a far passare il pallone sotto le gambe di Courtois. Un segno tangibile della poca buona sorte degli inglesi e della capacità del numero 10 dei catalni di trasformare in oro ogni pallone toccato. I Blues non ci stanno e provano ad attaccare affidandosi all'estro di Willian e Hazard ma incappando negli effetti della suddetta serata “no” quando le conclusioni di Rudiger e Marcos Alonso si stampano entrambe sul palo (4 legni in tutto considerando i due dell'andata). Va decisamente meglio al Barça quando Fabregas si fa soffiare il pallone da Messi a centrocampo e l'argentino fa sparire il pallone prima ad Christensen e poi ad Azpilicueta a velocità supersonica, alzando poi lo sguardo per servire l'accorrente Dembelé dall'altro lato del campo e per armare il suo destro che, nonostante sembrasse aver perso l'attimo, si infila in diagonale all'incrocio dei pali. Nella ripresa è sempre il Chelsea a far paura e sempre con Marcos Alonso che cerca lo sfondamento un paio di volte: Dembelé lo stende una volta, Piquè la seconda, o almeno così sembra, mandandolo a terra davanti a ter-Stegen senza però, a giudizio del direttore di gara, commettere fallo. Ed ecco che, allora, arriva puntuale la doccia gelata: Messi che fa cifra tonda, beffando ancora il “drago” Courtois sotto le gambe con un diagonale mancino. Sono 100 reti in Champions League ed è il gol che, di fatto, manda in archivio la partita.

Bayern, tutto facile

Nel match pomeridiano di Istanbul, il Bayern Monaco ha centrato senza problemi l'obiettivo dei quarti di finale, forte del 5-0 dell'Allianz Arena, ritoccato con il 3-1 ottenuto in terra turca contro il Besiktas. Gli uomini di Gunes ce l'hanno messa tutta per tentare di arginare lo strapotere tedesco, soccombendo nuovamente però all'abissale differenza nel tasso tecnico con i bavaresi. Ai ragazzi di Heynckes, schierati quasi al completo, servono solo 18' per sbloccare il match grazie al mancino di Thiago Alcantara, ben servito da Mueller. Per il raddoppio serve aspettare l'inizio ripresa, quando Gonul si fa sorprendere da un tiro cross dalla destra, spedendo il pallone nella propria porta. La rete di Vagner Love orta il Besiktas ad accarezzare il sogno del pareggio ma a stroncare le ambizioni turche ci ha pensato Sandro Wagner al minuto 81.