Tris al Sassuolo, la Roma batte un colpo

La Roma cancella Torino e la Juve, travolge il Sassuolo ma, al di là del risultato, conta la prestazione, senza sbavature in ogni parte del campo. Partita subito in discesa, rigore per fallo su Schick dopo una manciata di minuti, assegnatop con l'ausilio e l'assistenza del Var, poi un gol fantasma, che gol alla fine non era su una palla maldestramente deviata da Schick che prima ha colpito la traversa e poi è tornata in campo. Sembrava dentro ma all'orologio dell'arbitro non è arrivata alcuna segnalazione e il successivo replay della Goal Tecnology Line ha mostrato la palla che non ha del tutto superato la linea di un nulla, ma giusto non assegnarla. Da regolamento. Schick ha poi finalmente fatto la cosa giusta, non solo venti minuti di calcio propositivo (un altro giocatore) ma anche un gol su filo del fuorigioco, saltato Consigli e palla dentro. Poi, l'ha chiusa nella ripresa Zaniolo con un gol da cineteca. Tutta qua Roma-Sassuolo, e non è poco.

Uno-due micidiale

Nessuna novità al via, con Schick confermato al centro della prima linea, con Under e il rilanciato Perotti sugli esterni. Alle loro spalle Zaniolo a fare il trequartista, con Nzonzi e Cristante in mediana, mentre dietro, davanti a Olsen, linea affidata a Florenzi, Manolas, Fazio e Kolarov. Nel Sassuolo (4-3-3) c'è Consigli, nei quattro di difesa Marlon, Lemos, Ferrari e DellOrco. Magnanelli si posiziona in cabina di regia con ai fianchi Bourabia e Djuricic. Babacar terminale offensivo con ai lati nel tridente Berardi e Brignola. Parte subito forte la Roma. Lancio di Florenzi, Schick anticipa Ferrari che lo tocca. Giacomelli con l'ausilio dell'on field review conferma quanto visto dal campo ed indica il dischetto. Trasformazione glaciale di Perotti e Roma subito avanti. Sciolta, a tratto persino bella a vedersi. Schick si muove con i tempi e con le movenze giuste e manda ai pazzi Ferrari. Under e Perotti spine nel fianco. Il resto è calcio pratico, con Zaniolo che vola sulle ali dell'entusiasmo firmando un'altra prestazione da incorniciare. Roma in totale controllo, ma rischia grosso su una percussione emiliana che Schick devia maldestramente sulla traversa. La palla torna in campo, l'impressione è che sia entrata, ma il sensore, che non mente, non vibra sull'orologio di Giacomelli. Poi le immagini chiariranno l'episodio. Questione di millimetri, ma la riga bianca non era stata del tutto varcata. Passata la paura, la Roma torna a macinare. Cristante in mezzo è un muro, gioca palloni su palloni. Schick va via in campo aperto, supera Consigli e con freddezza la mette dentro. Liberazione per il ceco e ovazione dell'Olimpico: 2-0. Il Sassuolo allarga le maglie della difesa e per la Roma diventa tutto più facile. Schick, una volta sbloccato, sente fiducia e chiede palla e la lavora sempre con intelligenza tattica.

Capolavoro di Zaniolo

Cambia nulla nella ripresa con la Roma che gestisce il doppio vantaggio. Tiene palla, la fa girare senza che il Sassuolo provi a farsi vedere dalle parti di Olsen. Fuori Djuricic, dentro Di Francesco che ritrova, da avversario, il padre Eusebio. Giusto il tempo di entrare e vedere la Roma festeggiare e il papà sprizzare felicità da tutti i pori. Zaniolo fa una cosa pazzesca, da posizione defilata mette a sedere Consigli e Ferrari, scavetto e palla in rete: 3-0, ma che gol per il talento giallorosso. Roma in scioltezza. Di Francesco, quello romanista, decide che è il momento di Pastore e Kluivert che prendono il posto di Zaniolo e Perotti e la Roma continua a dilagare. Kluivert sfiora il 4-0, ma è bravo Consigli che poi si ripete deviando in angolo una botta mortifera di Under, mentre Dzeko va a rilevare Schick nel finale di gara. Tutto sotto controllo per una Roma che riscuote applausi e che sembra essere tornata. Di Francesco figlio prova a farsi ricordare, si presdenta solo davanti a Olsen che con prontezza chiude specchio e salva la porta, ma può nulla allo scadere sulla percussione di Babacar che la chiude sul 3-1 finale. La sensazione è quella giusta. Movimenti e atteggiamento sono quelli giusti, poi finalmente s'è visto Schick e soprattutto la conferma di un Zaniolo semplicemente straordinario, introno al quale è girata una Roma che adesso deve solo saper guardare avanti nella rincorsa al quarto posto. Giallorossi stasera settimi a quattro punti dal quarto posto Lazio, a uno dal Milan e a due dalla Samp, mentre subito sotto avanza il Parma, a meno due dai giallorossi dopo l'impresa del pomeriggio di Firenze. Ma intanto la Roma si gode questo successo. Al Parma comincerà a pensare domani.

Dallo Stadio Olimpico

 

Gli altri match

Nei match delle 15 del Boxing day, la Juventus soffre ma esce indenne dall'ostico Atleti azzurri d'Italia, dove l'Atalanta ha tenuto in apprensione Allegri fino all'intervento di Ronaldo che impedisce a Zapata (doppietta) di condannare i bianconeri alla prima sconfitta in campionato. Decisamente più deludente la giornata del Milan, fermato sullo 0-0 dal Frosinone e salvato dal var che annulla ai ciociari un gol di Ciano per un contrasto a centrocampo. Una situazione non certo semplice per Gattuso al quale, però, viene confermata la fiducia della società. Giornata dolce, invece, per la Lazio che a Bologna mette in cassaforte i 3 punti nel derby degli Inzaghi, grazie alle reti di Luiz Felipe e Lulic, confermandosi quarta forza del campionato, tallonata dalla Sampdoria di Giampaolo che regola il Chievo con i gol di Quagliarella e Ramirez nella ripresa. Torna a correre il Parma che, con la firma di Inglese, espugna il campo della Fiorentina. Stesso risultato (1-0) per il Cagliari che, con un gol di Farias, piega il Genoa di Prandelli.