Tre punti di penalizzazione al Chievo

Pena tutto sommato “lieve” per il Chievoverona, coinvolto nel caso plusvalenze fittizie e condannato per questo a scontare tre punti di penalizzazione nel campionato in corso, a fronte di una richiesta di 15 avanzati al Tribunale della Federcalcio. Assieme ai punti sottratti (i clivensi sono al momento a 1 punto in classifica, ora ripartiranno da -2), comminati tre mesi di inibizione (la richiesta era di 36) per il presidente della società veronese, Luca Campedelli, mentre 1 mese e 15 giorni sono stati attribuiti ai consiglieri Piero Campedelli, Giuseppe Campedelli, Michele Cordioli e Antonio Cordioli. Per quanto riguarda la squadra veneta, si tratta di una pena non eccessiva, considerando i presupposti che circolavano attorno alla richiesta. Questo, però, non basta alla società che continua a proclamarsi innocente.

Il legale: “Sentenza ingiusta”

E' arrivata qualche ora dopo la reazione della società clivense che, a seguito della sentenza, ha continuato a rivendicare la propria estraneità ai fatti: “Siamo stupiti e contrariati dall'esito della sentenza odierna – ha detto il legale del Chievo, Marco De Luca-. Siamo fermamente convinti, oggi più che mai, che la società abbia sempre agito con correttezza e trasparenza, e che le indagini della procura non siano state fatte correttamente. Riteniamo perciò che il Chievo Verona non meriti questa ridotta penalizzazione, frutto peraltro, con tutta evidenza, della consapevolezza, da parte del Tribunale, della debolezza della tesi accusatoria”. E annuncia: “Ricorreremo quindi in appello, fiduciosi che la giustizia sportiva saprà alla fine riconoscere le nostre ragioni. Riteniamo il deferimento nei confronti del Chievo Verona nullo per le ragioni già espresse ieri in udienza e segnatamente perché l'unico soggetto legittimato a firmare il relativo atto sarebbe stato il procuratore Giuseppe Pecoraro che invece non lo ha fatto né ha dedotto alcun impedimento come previsto dal Codice di Giustizia Sportiva”.

Rimonta possibile

Al netto degli esiti di un eventuale ricorso, quello dei tre punti è un deficit, che potrebbe senz'altro creare problemi al Chievo ma che, allo stesso tempo, non preclude le chance salvezza in campionato. In altre occasioni, infatti, società con penalizzazioni maggiori sono riuscite a disputare campionati ben al di sopra delle aspettative, proprio in virtù dello slancio portato dal desiderio di recuperare i punti sottratti dal Tribunale federale. L'ultima, in ordine cronologico, fu l'Atalanta che, nella stagione 2011-2012, divorò il -6 in classifica (inflitto a seguito dello scandalo calcioscommesse) piazzandosi al 12esimo posto con ben 46 punti, ottenuti con 13 vittorie e 13 pareggi.