Travolta l’Atalanta, in casa la Juve torna uno schiacciasassi

La Juve ritrova i tre punti dopo lo stop di Genova e fa tornare sulla terra l’Atalanta dopo una serie di 6 successi consecutivi.

Proprio come la squadra del suo allievo Juric, Gasperini imposta una squadra improntata al pressing asfissiante di tutti i suoi giocatori sulle fonti di gioco della Juve. I bianconeri però con molta qualità riescono a disimpegnarsi bene e dopo una buona iniziativa di Higuain al 10′, al quarto d’ora passano in vantaggio con Alex Sandro, il quale batte di forza Conti e fa partire un tiro molto potente che finisce alle spalle di uno Sportiello non esente da colpe.

Non passano nemmeno 4 minuti e i bianconeri raddoppiano: calcio d’angolo di Pjanic e Rugani di testa la mette dove l’estremo difensore ospite non può arrivare. Alla mezzora ci prova anche Pjanic su calcio di punizione, ma questa volta Sportiello si fa trovare pronto. Il finale di tempo è però tutto atalantino, con Mandzukic che si fa notare soprattutto in fase difensiva con un paio di salvataggi su Kurtic e sul Papu Gomez.

Nei primi dieci minuti della ripresa è la Juventus a riprendere in mano le redini del gioco ed a vincere tutti i duelli individuali nei confronti dei giocatori atalantini. Al 18′ la Juve sfiora la terza rete con un tiro da lontano di Marchisio che Sportiello devia in calcio d’angolo. Gol del 3 a 0 che arriva solo un minuto più tardi, quando sugli sviluppi di un corner Mario Mandzukic, il migliore in campo, incorna condannando i nerazzurri. La Juve domina e prova a mandare in rete anche Higuain, il quale gioca l’ennesima partita generosa anche se lontano dall’area avversaria.

Nel frattempo Mandz, toccato duro dal Papu Gomez, deve uscire dal campo, sostituito ad Cuadrado, il quale si presenta in campo con un bel tiro da lontano bloccato da Sportiello. A 7 minuti dal termine arriva anche la rete della bandiera dell’Atalanta, grazie a Freuler che su cross dell’appena entrato D’Alessandro batte Buffon. I bergamaschi acquisiscono fiducia, ma è troppo tardi perché la Juve gestisce la gara e colpisce un palo con Lemina. Irrati di Pistoia concede 4 minuti di recupero al termine dei quali scattano i festeggiamenti dello Juventus Stadium.