Tra sfide di campo e di mercato riecco la Serie A

Torna il campionato dopo la sosta servita per ricaricare le pile a chi le aveva più scariche dopo un girone d'andata tirato a mille e per tirare il fiato a chi aveva speso troppo. E in contemporanea la riapertura del calciomercato di gennaio, la finestra su qualche occasione, ma soprattutto, l'opportunità per taluni, di rinforzare un organico che durante la parte alta della stagione ha mostrato qualche scricciolio. E si riprende, dopo qualche bagno di sole in mari da sogno che ha accomunato la maggior parte dei calciatori, con due partissime, Atalanta-Napoli e Inter-Roma.

Atalanta-Napoli

All'ora di pranzo tocca alla capolista di Sarri scendere in campo agli Azzurri d'Italia di Bergamo per un anticipo di giornata ghiottissimo perché i primi della classe sfideranno la squadra più in forma fino al giorno della sosta, capace prima di far fuori dalla Coppa Italia proprio il Napoli al San Paolo, e poi andarsi a prendere tre punti strameritati all'Olimpico contro una Roma che le ultime giornate ci hanno dipinto assai in difficoltà. Bergamaschi che il pallone ci racconta essere la bestia nera, da sempre dei napoletani (3 vittorie negli ultimi 4 incroci), ma che dovranno fare a meno di De Roon, squalificato dopo la leggerezza dell'Olimpico. Napoli con le pile cariche, ha recuperato Hamsik e punta a sfatare il tabù Bergamo, per ripartire di slancio e tenere a bada la Juventus, unica inseguitrice rimasta in scia nella splendida andata azzurra, con i bianconeri che potranno guardare sereni la gara in tv prima di sfidare domani sera allo Stadium il Genoa (ore 20.45) con l'obbligo di tenere il passo della capolista o di mettere la freccia per operare il sorpasso. Ecco spiegata la chiave di lettura di un match che Napoli non vuole perdere per non abbassare la testa e vedere le maglie bianconere sfilargli affianco. In chiusura di giornata poi la sfida nella sfida, ovvero Inter-Roma (San Siro, ore 20.45) con Spalletti che torna, un girone dopo, ad affrontare il suo recente passato.

Inter-Roma

Non se la passano bene entrambi. L'Inter ha accarezzato per lungo tempo il profumo del primato prima di calare alla distanza. Non vince dal 3 dicembre (5-0 al Chievo) poi, tre pari pure importanti contro Juve, Lazio e Fiorentina, e due sconfitte dolorose contro Udinese e Sassuolo che hanno minato le certezze della Spalletti band e aperto una piccola falla nelle ambizioni nerazzurre. Che non sono di scudetto (quello poteva essere il sogno), ma di un ritorno in Champions League. Che al momento vede i nerazzurri/cinesi al terzo posto, due punti sopra la Lazio, tre sulla Roma che però deve recuperare la gara di Marassi contro la Samp. Una Roma che ha toccato il fondo contro l'Atalanta ma che aveva già dato segnali di cedimento nei pari contro Genoa, Chievo e Sassuolo. A chi sarà servita di più la sosta lo scopriremo stasera. Spalletti ha ripreso colore con gli arrivi di Lisandro Lopez e Rafinha, Di Francesco ha scelto di non leggere più i giornali per non vedersi sfasciare prima del tempo la sua creatura viste le richieste di ingaggio per Nainggolan, Emerson Palmieri e Dzeko, con il belga chiesto in Cina ma affascinato più da altre avventure (con in testa la Roma), mentre terzino e attaccante sono nel mirino del Chelsea di Conte che sarebbe alle formalità per strapparli alla Roma. Stati d'animo diversi, ma per ognuno la volontà di riprendere quota perché quello di stasera è davvero un crocevia fondamentale nella corsa Champions. Guai ai vinti perché chi si ferma tra Inter e Roma, rischia di perdersi amaramente.

La altre partite

Perché tra i due litiganti potrebbe godere la splendida Lazio di Simone Inzaghi, oggi quarta, un punto sopra i cugini e con la gara contro l'Udinese da recuperare e quindi con la speranza di scavalcare l'Inter in terza posizione. Alle 15 i biancocelesti ricevono il Chievo che spesso e volentieri ha tirato qualche brutto scherzo ai laziali che però stavolta vogliono continuare a volare alti, con l'entusiasmo a mille e con Immobile re dei bomber pronto a trascinare la Lazio oltre ogni limite. Vedremo.

Speranza Milan alla Sardegna Arena di Cagliari (orer 18) con i rossoneri che hanno chiuso con una vittoria e vorrebbero riprendere da dove hanno lasciato. Anche a Milano sponda rossonera tante voci di mercato, da André Silva che nell'anno del mondiale spinge per un posto da titolare o in alternativa per la cessione, con Bonucci che Sergio Ramos ha chiamato al Real per tornare a dare certezze al reparto difensivo dei campioni di Spagna. Per ora non è partito nessuno con la proprietà vogliosa solo di vedere il rossonero tornare a brillare con forza sul manto erboso del campionato. Cagliari non è tappa facile, ma il Milan del momento non ha alternative che vincere. Il Bologna che si è tenuto stretto Verdi grazie alla volontà del giocatore che ha scelto di non andare al Napoli, può provare l'affondo verso le zone alte della graduatoria affrontando al Dall'Ara il fanalino Benevento. Difficile? Certo che si vista la “tigna” dei campani di non voler chiudere anzitempo la loro storia con la massima serie. In coda sfida da brividi al Bentegodi tra Verona e Crotone, separate da due punti con gli scaligeri che non possono non sfruttare il fattore campo per tornare quanto meno a respirare.

Come la Spal che però va ad imbattersi in un avversario durissimo, quello dell'Udinese di Massimo Oddo che alla Dacia Arena vuole continuare a sorprendere. Prova del nove per il Toro di Mazzarri di scena al Mapei di Reggio Emilia contro l'altalenante Sassuolo e sfida da vedere quella dei Marassi tra Samp e Fiorentina nella corsa all'Europa League. Insomma, un ritorno in grande stile per il nostro calcio, con  la giornata che, come detto, sarà chiusa domani sera da Juve e Genoa che aspettano il risultato per lanciarsi o all'inseguimento della capolista o se dovranno scalare marcia per affrontare il sorpasso.