TOTTI RILANCIA LA ROMA, DELIRIO GIALLOROSSO ALL’OLIMPICO

A Roma, il sole dopo la tempesta ha un nome: Francesco Totti. E non è solo un modo di dire. Allo Stadio Olimpico della Capitale, sotto una tempesta di proporzioni bibliche, che ha costretto il direttore di gara a sospendere il match tra i giallorossi e la Sampdoria, è scesa in campo una Roma con il capitano, e una senza. La prima dimostra talento ma poca grinta e carattere. La seconda, ha un trascinatore. Il Capitano la prende per mano e la guida alla vittoria dopo un primo tempo pessimo, conclusosi con il risultato di 2 a 1 per gli ospiti. Lo show del numero 10 capitolino inizia con il passaggio di numerose palle ai compagni. Dzeko ne trasforma una in gol. Le altre vengono gettate al vento. Negli ultimi istanti di gioco, il bosniaco si guadagna un rigore. Totti segna e la Roma vince 3-2. L’Olimpico esplode: il Capitano corre sotto la curva per esultare e festeggiare con i tifosi.

 

Tutta un’altra storia, invece, a San Siro, dove è andato in scena un vero e proprio “sprofondo rossonero”, con un Milan sconfitto dall’Udinese e prigioniero dei propri limiti. Una squadra, quella di Vincenzo Montella, che dopo la bella partenza contro il Torino, si è ridimensionata notevolmente, subendo quattro reti dal Napoli e uno (ma decisivo) in casa, contro l’Udinese, che conquista tre punti grazie a Perica nel finale. In un turno caratterizzato da violenti acquazzoni e grandinate di fine estate, Genoa-Fiorentina “naufraga” sul manto erboso di Marassi e l’arbitro Banti è costretto a fermare definitivamente il gioco.

La Lazio, gioca una buona partita sul difficile campo del Chievo Verona e soprattutto ritrova Keita, che propizia il gol dell’1-1 di De Vrij, dopo che Gamberini aveva portato in vantaggio i padroni di casa. Il Torino va vantaggio a Bergamo, con una splendida punizione di Falque, ma si fa raggiungere da Andrea Masiello, grazie alla complicità del portiere Hart, e sorpassare dal rigore di Kessié. Nell’anticipo a pranzo, il Bologna aveva piegato il Cagliari per 2-1, in un derby tutto rossoblù che ha rilanciato la squadra di Donadoni e lasciato con un solo punto in classifica quella sarda. Ieri i tris di Juve e Napoli, domani (lunedì 12 settembre, ndr) si aspetta la sfida fra Empoli-Crotone, una partita che sfugge a ogni pronostico. In serata, il posticipo Pescara-Inter si è concluso con la vittoria nerazzurra dopo una partita di sofferenze.

“Le critiche nei miei confronti? Sono un nuovo allenatore straniero in Serie A: normale avere gli occhi addosso. Ma bisogna guardare realisticamente le cose: ho avuto poco tempo e Roma non è stata fatta in un giorno”. Così l’allenatore dell’Inter, Frank De Boer, si è espresso al termine del match Pescara. “Nei grandi club – continua l’olandese – la pressione c’è sempre, ma per me non è un problema. Sono convinto del nostro successo in futuro, ma ci vuole tempo. Anche in passato l’Inter ha avuto difficoltà. Certamente ci si può aspettare molto da un allenatore nuovo e sono convinto che faremo bene. Mancini? Da quando sono qui, non ho mai guardato a quello che è stato fatto con lui. Ho questa squadra ed ho fiducia in essa. Penso che potremo far bene e non bado a quel che c’è stato prima”. Nessun commento, insomma, sul passato, neppure sulle parole di Caner Erkin, che ha polemizzato con De Boer. “Non m’interessa replicare”, ha tagliato corto il tecnico.