Svezia ai quarti, Svizzera k.o.

Inizia a non essere più una sorpresa ma una certezza la Svezia, mattatrice dell'Italia ai playoff e prima nel Girone Mondiale che ha visto la Germania uscire al primo turno e all'ultimo posto in classifica. Gli scandinavi superano anche la Svizzera nel penultimo ottavo di finale di Russia 2018, accedendo ai quarti dove sfideranno la vincente di Inghilterra-Colombia: la sfida l'ha decisa una rete di Forsberg a 25' dalla fine, con un destro dal limite dell'area deviato in modo decisivo da Akanji. Il cammino degli svedesi dimostra che, dopotutto, un po' di credibilità questa squadra merita di riceverla: chiunque contro di loro gioca male, o quantomeno meno bene di quanto potrebbe. Del resto, questo è sempre stato un tratto distintivo dei gialli di Scandinavia.

Sommer decisivo

Partita equilibrata, come prevedibile, con le due squadre particolarmente combattive a centrocampo e con poche individualità in grado di cambiare il corso degli eventi. Ne viene fuori un match con poche ma salienti emozioni, fatto più che altro di intensità ma comunque con qualche discreta occasione da rete, anche se lo 0-0 prosegue imperterrito fino alla fiammata del 10 svedese. In mezzo, un primo tempo che vede la Svezia provarci con una conclusione sbilenca di Berg dopo pochi minuti e la Svizzera sfiorare il vantaggio con una sassata di Dzemaili neutralizzata da Olsen. Ben più impegnativa la parata di Sommer al 28', bravissimo a disinnescare un tiro a botta sicura di Berg da distanza ravvicinata.

Forsberg-gol, festa scandinava

Nella ripresa sono gli svedesi a partire forte: grande azione di Forsberg che arma il destro di Toivonen che, però, finisce alto sopra la traversa complice la marcatura serrata degli elvetici. E' il preludio però al vantaggio scandinavo: al 66', Forseberg riceva al limite dell'area, prende la mira e calcia verso Sommer, ingannato dalla deviazione decisiva di Akanji. Gli uomini di Petkovic provano subito a reagire: dentro Embolo per Zuber e Seferovic per Dzemail. E sono i due nuovi entrati a far tremare la Svezia, con un colpo di testa sventato da Granqvist il primo, con un'incornata salvata da Olsen il secondo. Sul capovolgimento di fronte, la squadra di Andersson ottiene un rigore per atteramento di Olsson da parte di Lang: il Var rivede tutto e indica invece la punizione dal limite che Toivonen si vede sventata da Sommer. Il forcing elevetico non porta a nulla, se non all'ennesima delusione per la Svizzera: ai quarti ci va la Svezia che, dopottutto, è ancora lì ed è fra le prime 8.