Svelato il percorso: c'è lo Zoncolan

La notizia è che Chris Froome ci sarà: il ciclista britannico, autore della straordinaria doppietta Tour-Vuelta nel 2017, si presenterà al vi del 101esimo Giro d'Italia, il percorso del quale è stato presentato oggi a Milano, alla presenza di gente come Moser, Simoni e Basso, ma anche di Aru, Contador e Dumoulin, il campione in carica. Una corsa per veri duri quella che partirà da Gerusalemme il prossimo 4 maggio in direzione di Roma: due cronometro individuali e ben sette arrivi in salita, fra i quali la vetta dello Zoncolan. La montagna delle Alpi Carniche è assente dalle tappe del Giro dal 2014, quando vi si impose l'australiano Michael Rogers, e il suo 22% di pendenza nei pressi di Ovaro sarà solo una (seppur la peggiore) delle difficili sfide che si presenteranno per gli aspiranti alla Maglia rosa: all'interno del percorso, infatti, spazio ad altre salite durissime come l'Etna e Campo Imperatore. Partenza, come detto, da Israele con trasferimento in Sicilia l'8 maggio, dove la corsa riprenderà in direzione del vulcano più alto d'Europa. La terra di Vincenzo Nibali il quale, però, sulla sua eventuale presenza finora non si è sbilanciato.

Il percorso

Dalla Sicilia, si proseguirà in direzione della Calabria (Pizzo-Praia a Mare), quindi Campania (con salita in direzione del santuario di Montevergine) e Abruzzo, con ascesa a pedali tutt'altro che semplice sul Gran Sasso. Poi sarà la volta della litoranea adriatica, con passaggio Penne-Gualdo Tadino e Assisi-Osimo, durante il quale il Giro passerà per Filottrano, paese del ciclista Michele Scarponi, tragicamente scomparso lo scorso aprile (il gruppo sfilerà proprio sotto la casa dell'ex Maglia rosa 2011). Dopodiché, doppia tappa romagnola da Osimo all'Autodromo di Imola e da Ferrara a Nervesa. Poi le Alpi, per la precisione la Carnia, dove ad attendere i corridori ci saranno i 1750 praticamente verticali dello Zoncolan: una bestia da 1200 metri di dislivello, per 10 km da scalare più che da correre. Sarà decisamente questo lo spartiacque del Giro 101, in quella che è considerata la salita più difficile di tutte le corse in bicicletta. A seguire, il tappone da Tolmezzo a Sappada.

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Salite durissime

Sedicesima tappa, la prima dopo l'ultimo giorno di riposo, sarà la cronometro da 34,5 chilometri tra Trento e Rovereto. Momento, per così dire, “soft” prima del rush finale: si comincia con Prato Nevoso, per poi attaccare il Colle delle Finestre (Cima Coppi di questa edizione) con traguardo a Bardonecchia: qualcosa come 4500 metri di dislivello che precederanno gli ultimi 35 chilometri “da paura” sulla Susa-Cervinia. Ce ne sarà decisamente abbastanza per guadagnarsi una passerella finale nel Centro storico di Roma: 11 chilometri di storia, con arrivo all'ombra del Colosseo.