Silva salva il Milan: Genoa k.o. al 94'

Meno male che Silva c'è. Il Milan passa al Ferraris in extremis grazie alla prima rete in Serie A del calciatore portoghese. Quarta vittoria di fila per Gattuso, al momento a sei punti dal quarto posto, in attesa dell'Inter. Beffato un Genoa che aveva subito senza mai dare l'impressione di essere in difficoltà, contando anche su un Perin molto sicuro. Ma al 94' la pennellata di Suso e lo stacco perfetto di Silva mandano il Grifone al tappeto.    

Così in campo

Gattuso scende in campo con alcuni cambiamenti: Borini per Calabria e Kalinic per Cutrone. Nel Genoa, reduce dal ko di Bologna ma in serie positiva a Marassi, Ballardini conferma Pandev e Galabinov in avanti, preferendo Lazovic a Rosi e Biraschi a Rossettini sul settore destro di difesa e centrocampo.

La partita

Al fischio d'inizio parte forte il Milan, deciso a riscattare la sconfitta con l'Arsenal che ha posto fine a una lunga striscia positiva. I rossoneri tengono il campo mentre il Genoa non trova distanze e spazi, costretto spesso ad alzare palla per Galabinov, chiuso nella morsa Bonucci-Romagnoli. I rossoneri vanno vicino al gol con Bonaventura all' 8', mentre Perin è miracoloso sulla girata mancina di Kalinic. Al 25' Galabinov va a un centimetro dal centrare la rete: slalom speciale di Laxalt e cross in mezzo tra Donnarumma e Romagnoli, ma il bulgaro non ci arriva e il Milan si salva. Ai primi guizzi di Calhanoglu risponde Perin che al 45', dopo una rete giustamente annullata a Bonaventura per fuorigioco, raccoglie una corta respinta di Biraschi sfiorando il bersaglio. Un colpo di testa di Spolli e un destro di Laxalt i residui sussulti genoani prima dell'intervallo.

La ripresa

Non cambia il copione del match al rientro: il Milan comanda, il Genoa si difende e prova a ripartire. Andando a segno con Rigoni (rete annullata per fuorigioco) e sfiorando in maniera incredibile il vantaggio 'buono' con Zukanovic, che spreca di testa tutto solo davanti a Donnarumma sugli sviluppi di un angolo. Cutrone per Kalinic all'ora di gioco (poco dopo Andrè Silva per Calhanoglu, mossa decisiva): finisce alto il mancino di Bonaventura, poi Perin controlla su Calhanoglu, Rodriguez.

Gol in extremis

Offensiva di Suso, in crescita, e brividi al Ferraris, così Ballardini mette dentro forze fresche: Omeonga e l'ex Lapadula per Rigoni e Galabinov. Succede poco da una parte e dall'altra. Fino al 94'. Quando Suso mette in mezzo un cross dei suoi, Andrè Silva di testa indirizza all'angolino non lasciando scampo a Perin. Continua imperiosa la rimonta rossonera, per il Genoa arriva la seconda sconfitta consecutiva.

Gattuso: “Dopo l'Arsenal avevo paura”

Al termine del match, Gattuso commenta così la prestazione della sua squadra: “Baci al quarto uomo? No, solo a mia moglie e alle belle donne per salutarle. L’ho salutato il quarto uomo, gli ho dato il cinque, ancora l’alzaheimer non è arrivato. La preoccupazione più grande era la reazione dopo una sconfitta, in una partita dove oltretutto abbiamo fatto meno delle nostre possibilità. Sapevo che non era una questione fisica, ma mentale e oggi tutto questo si è visto. Complimenti anche al Genoa che oggi avrebbe potuto anche vincere. Creiamo tanto, ma dobbiamo migliorare, ci manca quella cattiveria di buttare giù le porte”. E sul gol di Andrè Silva: “Nel calcio bisogna dimostrare ogni giorno, ma è un ragazzo che non invento. Gioca nella nazionale portoghese, quella campione d’Europa ed è stato pagato tantissimo, il problema è che è giovane e deve abituarsi a questo campionato. E’ un ragazzo che si allena ore e ore ogni giorno, in palestra e in campo, bisogna solo dargli una mano perchè ha passione e voglia può crescere molto, ancora non ha mostrato il suo valore”. E sulla gara di ritorno con l’Arsenal: “Parliamo sempre dei mie ragazzi senza esperienza, ma nemmeno io ne ho…ho tre presenze da allenatore in Europa, Wenger 224. Essere stato un calciatore mi aiuta nelle dinamiche del quotidiano, ma in questo non mi aiuta per nulla”.