Serie A: Lazio a valanga sulla Samp, il Palermo va in B. L’Inter cola a picco

Lazio ufficialmente in Europa, Palermo matematicamente in Serie B con tre giornate d’anticipo. Questi i principali verdetti della 35esima giornata della Serie A. I biancocelesti asfaltano la tranquilla Sampdoria con un perentorio 7-3, mentre i rosanero non vanno oltre l’1-1 sul campo del Chievo, salutando la massima serie nonostante la vittoria di domenica scorsa sulla Fiorentina. Ennesimo tonfo per l’Inter di Stefano Pioli che, dal Marassi di Genova, esce con le ossa rotte e con zero punti, andati tutti al Genoa di Juric che, grazie al gol dell’ex Pandev, va a scavare un importante solco con il Crotone, vincente a Pescara per 1-0. Successo fondamentale anche per l’Empoli di Martuscello che ne fa 3 al Bologna e resta a + 4 sui calabresi. Pari che vale un gran pezzo d’Europa per l’Atalanta di Gasperini che strappa un buon 1-1 sul campo dell’Udinese. Pareggio anche tra Fiorentina e Sassuolo, con i viola che riagguantano gli uomini di Di Francesco allo scadere con Bernardeschi.

Udinese – Atalanta 1-1

Non ha più nulla da chiedere al campionato l’Udinese, mentre l’Atalanta ha un ottimo match point per aggiudicarsi un posto nella prossima Europa League. Nella partita delle 12.30, gli orobici cercano i tre punti per concretizzare un sogno che, a inizio stagione, sembrava tutto fuorché alla portata: a partire forte, però, sono i friulani che impegnano Berisha con un destro al volo di Duvan Zapata. La Dea risponde con una conclusione del Papu Gomez respinta da Karnezis, prima di bloccare l’urlo in gola per un gol di Petagna che sembrava già fatto: la conclusione della punta scavalca il portiere greco ma Ali Adnan neutralizza sulla linea. Il gol è comunque questione di poco: su angolo di Gomez è Cristante ad anticipare tutti in torsione e a spedire il pallone oltre l’estremo difensore bianconero. Nella ripresa, però, bastano 8 minuti ai padroni di casa per pareggiare i conti: Perica calcia dall’area piccola addosso a Berisha ma, sulla respinta, è ancora l’attaccante croato a concludere e a segnare il gol dell’1-1. Il risultato non cambia più ma, per l’Atalanta, si tratta di un ulteriore punto verso l’Europa.

Lazio – Sampdoria 7-3

Tutto facile per la Lazio di Simone Inzaghi che, galvanizzata dal derby vinto alla grande sulla Roma, fa a pezzi anche la Sampdoria, arrivata all’Olimpico senza più obiettivi. Dopo il gol di Keita in avvio, è Skriniar a indirizzare la partita verso la goleada, stendendo l’attaccante senegalese lanciato a rete, rimediando il rosso e causando il rigore del 2-0, trasformato da Immobile (21 centri). I blucerchiati (senza più Schick, uscito dopo l’espulsione del compagno), però, hanno un sussulto d’orgoglio e accorciano le distanze con il polacco Linetty, bravo a raccogliere un cross dalla destra di Quagliarella. La Lazio, però, è di un altro pianeta: il 3-5-2 di Inzaghi, chiave del successo nella stracittadina, si accanisce su una Samp già in vacanza, portando lo score del primo tempo sul 5-1, grazie alle reti di Hoedt (incornata da calcio d’angolo), Felipe Anderson (ancora su rigore, dopo il fallo di Regini su Lulic) e De Vrij, con un bel piatto da fuori area. Nella ripresa, i biancocelesti arrotondano il risultato prima con Lulic e poi con la seconda rete di Immobile. La doppietta di Quagliarella nel finale serve solo per le statistiche. Il penultimo posto in Europa è già assegnato, ed è della Lazio.

Genoa – Inter 1-0

Al Genoa e all’Inter serve disperatamente una vittoria: entrambe arrivano da un periodo infernale, tutt’e due lottano per un obiettivo, rispettivamente salvezza ed Europa League. I tre punti, alla fine, vanno al Grifone, che capitalizza con il grande ex, Goran Pandev, l’azione che vale il mantenimento del quintultimo posto e che rifila ai nerazzurri l’ennesima mazzata in un girone di ritorno da dimenticare: sono 5 le sconfitte nelle ultime 6 gare, con 2 soli punti nelle ultime 7. Una partita non certo da ricordare quella del Ferraris, con pochi acuti da entrambe le parti: l’Inter prova a costruire gioco senza troppa convinzione, il Genoa cerca il contropiede ma perde quasi subito Simeone (infortunato), rimpiazzato da Pandev. E, in quello che può essere definito un pomeriggio non proprio di calcio, il lampo a ciel sereno è proprio del macedone, ex co-protagonista del triplete nerazzurro del 2010: Miguel Veloso calcia dai 20 metri, palla sulla traversa e poi sul piede del genoano che fa 1-0. L’Inter va all’assalto, Pioli manda dentro anche Gabigol e, nei minuti finali, trova il sussulto con Perisic: tiro in porta che colpisce la mano di Burdisso e manda Candreva dal dischetto. Il tiro del centrocampista, però, non impensierisce più di tanto Lamanna che respinge e manda i suoi in paradiso. Il Genoa resta a + 5 sul Crotone, l’Inter a -10 dall’Europa, ormai un’utopia.

Sassuolo – Fiorentina 2-2

Prova a restare aggrappata coi denti al treno europeo la Fiorentina di Paulo Sousa che, al Mapei Stadium di Reggio Emilia, riacciuffa il pari sul gong del match contro un Sassuolo tranquillo ma volenteroso di far bene davanti ai propri tifosi. A partire meglio è la Fiorentina che, dopo un triplo miracolo di Consigli su Kalinic (rigore parato, più tap-in respinto) e Bernardeschi, passa in vantaggio con una bella combinazione Borja Valero-Chiesa, con l’ala destra che segna il suo gol numero 3 in Serie A. Nella ripresa, i neroverdi iniziano a spingere, trovando il pari alla mezz’ora, grazie a un rigore di Politano, entrato a inizio secondo tempo e autore di una grande prestazione. Dopo alcuni minuti di stasi, nel finale accade di tutto: all’85’ è Immello a trovare la via del gol (il secondo in campionato), poco dopo essersi divorato una grandissima occasione; poi, proprio in zona Cesarini, Bernardeschi spegne il malumore dei tifosi viola, grazie a una rete che permette alla Fiorentina di agganciare l’Inter e sperare (sia pur con un miracolo) a un posto in Europa League.

ChievoVerona – Palermo 1-1

Dopo il Pescara di Zeman è il Palermo di Bortoluzzi a scendere in Serie B, con tre giornate di anticipo. I rosanero affondano in cadetteria dopo un campionato disastroso, con la speranza che, fra un anno, il nuovo corso guidato dal neopatron Baccaglini possa portare a una pronta risalita. La sentenza nei confronti dei siciliani la scrive il bomber di Aosta, Sergio Pellissier, che sblocca il match nella ripresa dagli 11 metri, dopo il fallo di Bruno Henrique su Inglese. Il Palermo ha una reazione di orgoglio e trova il pari con un piatto di Goldaniga. Nonostante l’assedio finale, però, il risultato non cambia: i rosanero retrocedono aritmeticamente, dopo due anni in massima serie.

Empoli – Bologna 3-1

Un tris che sa tanto di Serie A per l’Empoli di Martuscello che, al Castellani, regola un già tranquillo Bologna per 3-1, restando a un importante + 4 sul Crotone a 3 giornate dal termine. I toscani partono fortissimo, complice un’ingiustificata assenza mentale dei felsinei, e trovano il vantaggio grazie a Croce, bravo a sfruttare una sponda di Costa dopo un cross di Pasqual. Sei minuti dopo, però, Verdi dà conferma di tutto il suo talento, superando in scioltezza due avversari e piazzando un sinistro a giro alle spalle di Skorupski. Il match si accende improvvisamente ed è soprattutto l’Empoli ad alzare i ritmi. Dopo un miracolo di Mirante su Bellusci, il nuovo vantaggio toscano arriva grazie a Pasqual che, con un siluro mancino dalla distanza, piega le mani all’estremo difensore rossoblu. Nella ripresa, gli uomini di Martuscello sono gli unici in campo e, giustamente, arrotondano il risultato con Costa. L’Empoli ottiene una vittoria fondamentale ma, con il Crotone che non molla, le ultime tre partite rimaste promettono scintille.

Pescara – Crotone 0-1

Abruzzesi già in B da un pezzo e intenti a programmare la prossima stagione; calabresi in piena rincorsa al quartultimo posto, che vorrebbe dire restare in Serie A dopo un girone di ritorno giocato a grandi livelli. Ne esce un match che il Crotone gioca più a distanza con l’Empoli che sul posto contro il Pescara, offrendo infatti qualche occasione di troppo ai biancazzurri, soprattutto nel primo tempo: prima è Benali a fallire una buona opportunità a tu per tu con Cordaz; poi è Bahebeck a gridare al gol, saltando il portiere calabrese ma vedendosi respingere la conclusione da Ceccherini sulla linea di porta. Il Pescara si chiude bene e costruisce un altro contropiede con Caprari, fermato appena in tempo da Ferrari. Nella ripresa, il copione non cambia: il Crotone impatta sulla retroguardia abruzzese, mentre i padroni di casa cercano, appena possibile, di infilare gli ospiti in ripartenza. In questo impasse tattico, ci pensa però il lampo di Tonev a piegare l’orgogliosa resistenza del Pescara, sparando un gran tiro dal limite dell’area dritto all’incrocio dei pali. I tre punti vanno al Crotone che, ora, deve sperare in un doppio passo falso di Genoa o Empoli, cercando di accumulare più punti possibili contro Udinese, Juventus e Lazio.