Serie A: il derby della Mole finisce 1-1, la Juve rimanda la festa scudetto

Il derby della Mole finisce in pareggio 1-1. Uno spettacolare Torino passa in vantaggio con Ljaijc, su calcio di punizione, nella ripresa. La Juve raggiunge il pareggio solo nei minuti di recupero grazie ad Higuain. Il Toro gioca buona parte del secondo tempo in 10, a seguito dell’espulsione di Acquah, ma i granata lottano e mostrato grande personalità. E mentre il Torino interrompe la striscia positiva dei bianconeri allo Sadium (la Juve ha vinto 33 partite consecutive in casa), il team di Allegri rimanda la festa scudetto. La Juve raggiunge quota 85 punti e si porta a +8 sul Napoli che nel pomeriggio ha battuto il Cagliari. In caso di pareggio o sconfitta della Roma contro il Milan, questa sera, la squadra di Allegri avrebbe potuto conquistare matematicamente lo scudetto, il sesto consecutivo, con tre turni di anticipo alla fine del campionato.

Scintille in campo

Un derby giocato male dalla capolista, cambiata molto da Allegri ma con un’incredibile serie di errori di mira e con idee tanto confuse anche quando entrano in campo Pjanic, Higuain e Alex Sandro. Sull’esito finale pesa il rosso, per seconda ammonizione, ad Acquah, entrato sulla palla a metà campo in un contrasto con Mandzukic. Il quarto uomo ha segnalato il fallo, tratto forse in inganno dal volo del croato, a Valeri che ha sventolato il secondo cartellino. Mihajlovic si arrabbia moltissimo e il giudice di gara lo espelle. Il tecnico serbo è allora entrato in campo con proteste veementi: va probabilmente incontro a una lunga squalifica. Rimasto in 10, il Torino resiste, sperando in un guizzo di Belotti, che spesso protesta per mancati fischi degli arbitri per presunti falli a suo danno.

Le formazioni

Ampio il turnover per Allegri Rispetto alla squadra vittoriosa a Monaco, otto cambi: in panchina, oltre a Buffon e Marchisio, nomi annunciati dal tecnico bianconero alla vigilia, anche Higuain, Dani Alves, Alex Sandro, Pjanic, Chiellini e Barzagli. Al rientro Khedira, assente per squalifica in Champions. Ma la formula resta la stessa: 4-2-3-1, con Rincon al posto di Pjanic, e Sturaro esterno sinistro nel trio alle spalle di Mandzukic, quest’ultimo nella posizione di solito occupata da Higuain. Il Torino risponde con uno speculare 4-2-3-1 con Ljajic, Iago Falque e Boyè in avanti a sostegno di Belotti.

La partita

La Juve con tanti attori diversi non è irresistibile, ma Bonucci monta una guardia spietata che spaventa Belotti, e neppure i tre alle spalle del “gallo” riescono a trovare spazi per scambi efficaci e tiri pericolosi. Dopo una palla-gol della Juve, con la sfera che attraversa l’area granata tra interventi sbagliati o falliti di un soffio, Belotti riesce a ritagliarsi uno spazio ma il suo destro è fuori mira. Juve vicinissima al gol al 16′: il colpo di testa di Benatia si stampa sulla traversa, Hart neutralizza la ribattuta di Sturaro e il destro di Bonucci che tocca sopra la porta. Mandzukic precede Rossettini, su un cross di Sturaro, ma la palla finisce alta. Hart è ancora ottimo sul destro piazzato da Lichsteiner, mentre Dybala sciupa l’occasione migliore, dopo uno scambio con Mandzukic, e spara addosso a Hart, bravo a chiudere lo specchio della porta uscendo sul numero 21 bianconero. Il tempo si chiude con l’avanzata del Torino, con Ljajic che manda alto sulla traversa la palla.

La ripresa

Nella ripresa, Dybala scappa a Rossettini, ma rimedia Moretti. Dopo un minuti Ljajic, su punizione, sblocca il risultato in favore del Torino: la palla si insacca all’incrocio dei pali. Il Toro sogna e festeggia con i propri tifosi un po’ in ritardo. Valeri ammonisce così Dybala che protesta. Cinque minuti dopo, ecco l’episodio al veleno del secondo giallo ad Acquah. La Juve è convinta di rimediare ma sbaglia l’impossibile, con Rincon, Khedira, Bonucci, Asamoah, fino a che Higuain non rimedia il pareggio al 92′.

Ljajic: “Pareggiare così un derby fa troppo male”

“Pareggiare un derby così fa troppo male, non meritavamo di prendere un gol così”. Ai microfoni di Premium Sport, il centrocampista del Torino, Adem Ljajic, non nasconde l’amareza per il derby pareggiato nei minuti di recupero. “Abbiamo difeso bene e il rosso (ad Acquah, ndr) non c’era perché si è visto che il nostro compagno aveva preso la palla. È un peccato: abbiamo dato tutto, come se fosse l’ultima partita della carriera. Abbiamo creato contro una grande squadra e meritavamo di vincere. La prestazione della squadra mi rende felice e anche il mio gol, ma pensavamo di vincere”.

Allegri: “Punto che ci avvicina a traguardo”

“C’è da fare i complimenti a tutte e due le squadre e in particolare alla Juventus, per la quantità di partite giocate in questo periodo. Abbiamo creato tanto, ma siamo stati un po’ frenetici: sono comunque contento perché è un punto importante che ci avvicina al traguardo”. Massimiliano Allegri è soddisfatto del pareggio raggiunto in extremis dalla sua Juve nel derby con il Torino. “Per la matematica ne mancavano 4 e ora ne mancano 3. Higuain è in buon momento e siamo contenti che giochi nella Juventus. Ma tutti hanno fatto più o meno una buona partita, solo c’è stata un po’ troppa frenesia: dobbiamo rimanere sereni, non bisogna avere fretta. La fretta ti porta a sbagliare e a sprecare più energie, invece siamo in un momento importante in cui non bisogna lasciare niente per strada. Può darsi che la frenesia sia dipesa dall’ampio turnover: non era comunque una partita semplice, l’impatto fisico del Torino è stato imponente. Dovevamo solo palleggiare un po’ meglio e avere un po’ più di pazienza”. E sulle prossime partite in Champions e campionato afferma: “Per prima cosa pensiamo a recuperare energie, poi ci concentreremo sul Monaco: il passaggio del turno non è scontato. La Roma arriva dopo. Rimpianto Morata? Nei due anni qui è cresciuto tanto, ha davanti una carriera importante”.

Mihajlovic: “Era palla piena”

“L’errore di Valeri è ingiustificabile. Giocare qui in dieci non è semplice per nessuno. Non era fallo, ma palla piena. Quell’intervento è pulito, il giocatore poi scivolando non può frenare la caduta, questo è quanto accaduto”. Così il ct del Torino commenta il match al termine del derby. “A me spiace essermi lasciato andare, ma l’errore è davvero ingiustificabile. Ma a parte questo, il pareggio vale come una vittoria: i ragazzi hanno fatto una gara fantastica, c’era personalità, carattere, intelligenza e cuore. Siamo riusciti a fare una cosa che qui prima di noi nessuno era riuscito a fare: pareggiare allo Stadium, per di più in 10. Una squadra si può battere, ma non anche la storia: noi abbiamo messo la storia. Voglio essere sincero”. “La Juventus ha avuto più occasioni – aggiunge -, ma c’è amarezza per aver pareggiato dopo essere andati in vantaggio. Se avessimo gestito di più quella situazione nel finale, non avremmo subito gol. Per questo sono molto rammaricato” Poi commenta le giocate di Ljajic: “E’ un giocatore che ha grandi margini di miglioramento, mancano ancora tre giornate sono convinto che il suo bottino aumenterà”. E su Belotti afferma: “Già adesso la sua stagione è straordinaria. Oggi ha lottato come in ogni partita, da solo là ha fatto la prestazione. Poi magari questo è un momento in cui è meno lucido o tranquillo, ma è un grande giocatore”.