Serie A, rinviati i match delle genovesi

Il campionato di Serie A, al debutto il prossimo 18 agosto, non si fermerà. I match delle due squadre genovesi invece sì: dopo la tragedia del Ponte Morandi, Sampdoria e Genoa hanno deciso di non scendere in campo per le due partite di debutto della stagione 2018-2019. Non si giocheranno, dunque, né la sfida del Ferraris fra la Samp e la Fiorentina, né quella del Meazza fra Milan e Genoa, come comunicato dalla stessa Lega Calcio: “Il presidente della Lega Serie A, viste le richieste di rinvio delle proprie partite, programmate per domenica 19 agosto alle ore 20.30, da parte delle società Genoa e Sampdoria, in conseguenza della tragedia che ha colpito la città di Genova, e raccolto il parere favorevole da parte delle Società Milan e Fiorentina, dispone il rinvio a data da destinarsi degli incontri Sampdoria-Fiorentina e Milan-Genoa”. Si percisa, inoltre, che “le date dei recuperi delle due partite verranno comunicati nei prossimi giorni nel rispetto delle norme regolamentari in vigore”.

 

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Una decisione attesa, perlomeno per quanto riguarda i Grifoni e i blucerchiati, da subito stretti attorno alla popolazione di Genova colpita da un dramma di proporzioni immense. Il disastro del viadotto Morandi, che crollando ha portato con sé finora 38 vite, ha rappresentato un colpo durissimo per tutto il capoluogo ligure, posto di fronte a una tragedia tanto grave quanto insensata. Per questo le società delle due sponde di Genova hanno deciso di non disputare le partite previste sabato e posticpare a data da destinarsi il debutto in campionato: “Ringrazio il presidente Micciché e tutta la Serie A per la sensibilità e la disponibilità dimostrate nei confronti della richiesta della Sampdoria e dei suoi tifosi – ha detto il presidente blucerchiato Massimo Ferrero -. Il rinvio delle partite Sampdoria-Fiorentina e Milan-Genoa rappresenta un atto di solidarietà importante che Genova e i genovesi, che stanno vivendo giorni di profondo dolore e sincero sgomento, non dimenticheranno”.

 

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Il patron della Samp, tuttavia, ha sostenuto come sia “giusto anche che il campionato vada avanti e abbia inizio sugli altri campi: ciò non toglie nulla al senso di vicinanza e fraternità che tutta Italia ha dimostrato di avere sempre nella sua anima di Paese che sa rialzarsi e ripartire. E anche Genova saprà ricominciare: più forte, più sicura, e ancora più bella”.