SCONTRI NEL DERBY: E’ GIALLO SULLA BOMBA CARTA ESPLOSA ALL’OLIMPICO

E’ giallo sul lancio della bomba carta, esplosa in curva Primavera nel corso del derby tra Torino e Juventus, e che ha mandato in ospedale una decina di tifosi granata: dai settori della Juventus, prima ipotesi, o esplosa tra le mani di chi la stava preparando. La procura di Torino  mette in discussione la prima ricostruzione, quella della procura Federale che ipotizza il lancio dell’ordigno da parte dei tifosi bianconeri. Alcuni video acquisiti dalla polizia suggerirebbero che l’esplosione sia stata al contrario causata da un innesco, forse involontario, da parte di chi aveva confezionato l’ordigno.

In questo contesto arriva la risposta del giudice sportivo della serie A, Giampaolo Tosel, che è quella di rinviare ogni decisione a causa della «radicale contraddittorietà» tra le due ricostruzioni. Più tardi però la Digos rettifica: in base a un video trovato sul web e analizzato dalla polizia gli autori del lancio incriminato sarebbero gli juventini; si tratta di un conferma, ma non è certo la parola fine all’inchiesta che ha aperto oggi il pm Andrea Padalino. Le indagini così continuano.

“La soluzione non può essere una perquisizione più efficace allo stadio. Sono pronto a incontrare le società, il Coni e nuovamente le leghe, ma nessuno si sottragga alle proprie responsabilità. Abbiamo fatto un decreto che ottiene risultati e ne è prova che chi commette dei crimini viene arrestato. Sono attivi 5.069 Daspo e di questi oltre 1.000 solo in questa stagione calcistica”- commenta il ministro Alfano. “Se è vero che mezzi repressivi, barriere, tornelli, telecamere, Daspo e tessere del tifoso non hanno ancora trovato una soluzione a questi gravi problemi di violenza, allora dobbiamo pensare ad altro. Non è più possibile militarizzare il sistema” – ha dichiarato invece Carlo Tavecchio ha istituito un gruppo di lavoro ristretto della Figc sul rapporto tra club e tifo organizzato.