Scontri e cariche prima di Ajax-Juve

Attesa frenetica ad Amsterdam per l'andata dei quarti di finale di Champions League fra Ajax e Juventus, replay della finalissima di Roma del 1996 e, dopo l'impresa agli ottavi con l'Atletico, la gara più attesa per la banda Allegri, ormai praticamente certa di aver già in tasca l'ottavo scudetto consecutivo. Il big match del mercoledì, però, inizia ben prima del fischio del direttore di gara: almeno 120 tifosi juventini, infatti, sono stati fermati fuori dall'ex Amsterdam Arena perché trovati in possesso di oggetti pericolosi, identificati come manganelli e anche coltelli. Strumenti che, precisa il ministro dell'Interno Matteo Salvini, “non erano esattamente appropriati per andare ad uno stadio”. Un peccato perché, fino a questo momento, l'attesa per questa grande classica del calcio internazionale era stata all'insegna dello sport e dei ricordi, visti i precedenti. Calcistici ovviamente.

Gli scontri

Fuori dello stadio, invece, si è scatenato il panico: un gruppo di tifosi dell'Ajax si sono scontrati con le Forze dell'ordine poco fuori uno degli ingressi, con cariche a cavallo, lanci di oggetti e utilizzo di idranti per disperdere i più esagitati. Un clima di tensione crescente che, però, è stato domato dalla Polizia che, nelle ore precedenti, pare abbia fermato un altro gruppo di persone sospettate di voler creare ulteriori disordini fuori dalla “Johan Cruijff Arena”. Il fermo dei 120 italiani, invece, è stato annunciato dal ministro dell'Interno in una diretta via Facebook: “Il calcio è bello, lo sport è bello – ha aggiunto – però a mani pulite a volto pulito senza far casino, mi raccomando”. Al momento, la situazione sembra rientrata e l'ingresso nello stadio è stato ultimato senza ulteriori incidenti.