Scala la Cima Grande in 46 minuti e 30 secondi: nuovo record

In imprese sportive come questa il confine tra l'epica e la hubrys, l'eccesso di orgoglio che irrita gli dèi, diventa così sottile da non essere più visibile. Ma sono proprio queste le gesta umane che ci emozionano di più, quando ci concludono bene. L'alpinista svizzero Dani Arnold ha stabilito un nuovo primato nell'arrampicata in solitaria senza assicurazione, salendo in poco più di tre quarti la via Comici-Dimai sulla Cima Grande, una delle tre vette di Lavaredo, sulle Dolomiti tra il Veneto e il Trentino Alto Adige. La via è stata aperta nel 1933 da tre alpinisti italiani, il triestino Emilio Comici e i fratelli Giovanni e Angelo Dimai.

Il record

Senza corde, imbragatura o attrezzatura di altro genere e a mani nude Arnold si è armato di coraggio e forse un pizzico di follia. Poi, appoggio dopo appoggio, passo dopo passo, ha scalato i 550 metri di parete che aveva davanti a sé, dalla base fino alla croce posta sulla sommità. Una telecamerina installata sul casco registrava la salita e riprendeva il paesaggio. Scrive il sito d'informazione online Planetmountain che per l'alpinista svizzero è stata la quarta arrampicata su questa parete, ma la prima in solitaria. Precedentemente, un'altra salita velocissima – scrive sempre Planetmountain – per quella stessa via era l'aveva portata a compimento la guida alpina italiana Christoph Hainz, impiegandoci in 48 minuti. Un esperto di ascesioni Hainz, tanto da aver aperto quattro nuove sulle Tre Cime di Lavaredo.

Free solo

Si tratta di una forma di arrampicata dove la sfida fra l'uomo e la Natura si gioca, quanto più possibile, ad armi pari. L'alpinista rinuncia infatti a tutte le protezioni. Questo differenzia chi affronta l'arrampicata in solitaria senza assicurazione da free climber, chi fa l'ascensione libera, perché quest'ultimo usufruisce di corde ed altro equipaggiamento a tutela della propria sicurezza (ma non come aiuto nella salita). Uno dei pionieri di quello che oggi viene chiamato free solo è stato proprio Emilio Comici nei primo Novecento. Anche altri noti e importanti scalatori italiani si sono cimentati nella solitaria senza assicurazione, come il partigiano e scrittore Cesare MaestriReinhold Messner, il primo – in coppia con Peter Habeler – ad arrivare in cima all'Everest, a 8.484 metri d'altezza, senza bombole d'ossigeno.