Sala, ricerche riprese fra speranze e smentite

Sono qui a bordo dell'aereo che sembra andare in pezzi, e vado a Cardiff. Se tra un'ora e mezza non hanno nessuna mia notizia, non so se manderanno qualcuno a cercarmi perché non mi troveranno. Papà! Che paura che ho”. Sono state le ultime parole trasmesse da Emiliano Sala sul volo che, da Nantes, lo stava portando in Galles, dove lo attendevano per iniziare la sua nuova avventura calcistica con la maglia dei Bluebirds. Un audio che, in verità, non presenta toni cupi: anzi, l'attaccante sembra quasi scherzarci sopra ma, alla luce di quanto accaduto di lì a poco, le sue parole riferite al genitore erano probabilmente dettate dalle sensazioni di precarietà trasmesse dal piccolo aeromobile preso per attraversare la Manica e il pericolo che avvertiva mentre era ancora in volo. L'aereo è scomparso dai radar poco dopo, quando stava sorvolando un braccio di mare a circa 12 chilometri in direzione nord dall'isola di Guernsey.

La speranza

Al momento, però, le speranze non sarebbero ancora svanite: questa mattina sono infatti riprese le ricerche da parte della Polizia che, in merito, ha ipotizzato la possibilità che l'aereo abbia effettuato un ammaraggio, con i passeggeri che potrebbero aver utilizzato una scialuppa di salvataggio (in dotazione a bordo dell'aereo) per allontanarsi dal velivolo. Una nuova, piccola fiammella di speranza per la famiglia dell'attaccante argentino che, due giorni fa, era tornato a Nantes per prendere le ultime cose e salutare i compagni di squadra, pronto ad affrontare l'avventura in Inghilterra con il Cardiff City in Premier League, dove si era trasferito per la cifra record di 17 milioni di sterline. Le ipotesi ottimistiche avanzate dai media, però, trovano le prime smentite sempre dall'Inghilterra: “Non ci sono speranze” di ritrovare vivi Sala e il pilota, spiegano gli ufficiali incaricati. Un virgolettato lapidario, accompagnato dalla spiegazione che “anche la persona più in forma del mondo” non potrebbe resistere in acqua tutte queste ore.

Il calcio in preghiera

Nel frattempo, il mondo del calcio si stringe attorno alla famiglia del giocatore, a cominciare da Diego Armando Maradona che, in un post su Twitter, spera “che l'aereo abbia sbagliato aeroporto e lo troviamo vivo, questo è tutto”. Anche Claudio Ranieri, suo ex allenatore proprio coi Canaris, ha espresso la sua vicinanza a Emiliano e ai suoi cari: “Come tutti sono rimasto sconvolto dalla notizia che Emiliano era su quell'aereo. Emiliano è una bellissima persona, un guerriero in campo. Prego per lui e per la sua famiglia”.