Ryder Cup 2022, l’allarme di Montali: “Entro 15 giorni le garanzie o perderemo l’organizzazione”

L’edizione numero 43 della Ryder Cup, uno dei più importanti tornei di golf a livello mondiale (se non il principale), in programma a Roma nel 2022 presso il “Marco Simone Golf and country club” di Guidonia, corre il serio rischio di allontanarsi dalla Capitale e, in generale, dal suolo italiano, pronta a essere sottratta all’organizzazione del nostro Paese da altri candidati europei. A lanciare l’allarme (l’ennesimo) è stato Gian Paolo Montali, direttore organizzativo (nonché ex direttore generale dell’As Roma e allenatore di volley), che ha sottolineato l’urgenza di reperire i fondi necessari a garantirne il regolare svolgimento, pena la revoca dell’assegnazione: “Sono martellato ogni giorno dagli inglesi – ha spiegato ai microfoni dei cronisti presso gli uffici del Coni – che premono per avere una risposta. Ci sono pressioni di altri Paesi, come Germania e Spagna, per toglierci l’evento. Se entro 15 giorni non forniremo le garanzie richieste perderemo l’organizzazione”.

Malagò: “Urgenza di completare l’iter”

Una vicenda esplosa negli ultimi mesi e giunta ormai a un punto alquanto critico quella della Ryder Cup, il secondo grande appuntamento sportivo ad appannaggio capitolino che, dopo le Olimpiadi del 2024, rischia di scivolare via dal nostro Paese. L’eventualità di una revoca si lega soprattutto alla mancanza di un’indicazione governativa (più volte invocata) sulla garanzia fideiussoria di 97 milioni richiesta dal Comitato esecutivo della manifestazione. A questo proposito si è espresso anche il presidente del Comitato olimpico nazionale italiano, Giovanni Malagò, il quale ha specificato come ci sia “una grande urgenza per completare l’iter, siamo al 90% e manca soltanto l’elemento delle contro garanzie”.

L’affare Ryder

“Un atto più formale che sostanziale”, ha precisato il presidente anche se, effettivamente, di una Ryder Cup ad alto rischio non si parla da un giorno e quello di Montali (il quale aveva già ottenuto una proroga rispetto alla prevista scadenza del 26 febbraio) non è che l’ultimo segnale lanciato in tal senso. Peraltro, secondo le stime della Kpmg Agency, il torneo avrebbe un impatto più che positivo sull’economia nazionale, con un incasso finale complessivo stimabile in circa 100 milioni, a fronte di un valore generale di oltre 500. Dal canto suo, Malagò ha sottolineato come ci sia “la piena volontà da parte del governo di trovare lo strumento, ci stanno lavorando… Montali credo parli dieci volte al giorno con gli interlocutori dell’Executive Committee della Ryder, se ha detto questo avrà le sue ragioni”. Certo è che, tra ritardi e garanzie latitanti, il rischio di veder sfumare una grande possibilità sportiva (definita dallo stesso Montali come “la più importante rasesgna tra quelle organizzate in Italia nei prossimi 12 anni”) è quantomeno consistente. Del resto non è il primo appello lanciato dall’ex allenatore della nazionale italiana di pallavolo il quale, già all’inizio di febbraio, aveva invocato le richieste garanzie, nell’ottica dell’allora imminente scadenza della fine del mese. Una scadenza prorogata, certo, ma quindici giorni non sembrano essere poi molti.