Russia, sogno infranto. Croazia in semifinale

E'la Croazia di Dalic la quarta e ultima semifinalista di questo Mondiale, strano, bello e per nulla scontato. I croati riescono a spuntarla contro una Russia indomabile, spinta dal formidabile tifo di casa e forte di un gioco quadrato, scarsamente spettacolare ma estremamente concreto e capace di mettere in difficoltà chiunque. Compresa la Croazia, ovviamente, alla quale servono ancora i rigori per riuscire ad accedere al turno successivo, come accaduto agli ottavi con la Danimarca, e regalarsi la sfida per la finale di Mosca contro l'Inghilterra. Il 2-2 dei 115' di gara è stato risolto alla lotteria del dischetto, durante la quale sono risultati fatali a i russi gli errori di Smolov e Mario Fernandes, l'uomo che aveva arpionato il pari proprio allo scadere dell'extratime, regalando ai suoi la possibilità di giocarsi tutto dagli 11 metri.

Equilibrio e magie

La Croazia per dimostrare di essere lì per la sua forza e il suo talento, la Russia per far capire a tutti che i favori del pronostico (vedi la Spagna) non contano nulla. Ne viene fuori una partita accesa, combattuta, equilibratissima con i croati che, forti di una maggior padronanza tecnica, tengono il pallino del gioco ma soffrono la preponderanza fisica dei russi nel reparto offensivo. Dzyuba lotta come al solito, supportato dagli inserimenti di Cheryshev e Golovin, mentre l'undici di Dalic punta su un ispiratissimo Rebic che, in pochi minuti, sfiora il gol con una conclusione neutralizzata da Akinfeev e poi con un colpo di testa. Occasioni sì, ma per la verità non così clamorose, tanto che nei minuti successivi la partita sembra indirizzata verso il controllo croato con la Russia attendista. Sbagliato. La fiammata dei padroni di casa arriva quando meno te l'aspetti, con Cheryshev che scambia con Dzyuba ai 25 metri e, di prima intenzione, calcia un sinistro magico all'incrocio dei pali, con Subasic immobile davanti a un concentrato da manuale di tecnica e potenza. Gol meraviglioso (il quarto per Cheryshev), uno dei più belli del Mondiale ma che, purtroppo per Cherchesov, dura poco: 8' per l'esattezza, quando Mandzukic fa l'assist per il colpo di testa vincente di Kramaric che regala a Dalic l'1-1.

Rigori fatali

Nella ripresa la Russia abbassa sensibilmente i ritmi, adottando un gioco del tutto simile a quello visto contro la Spagna. La Croazia prova a ripetere la partenza sprint dei primi 45' ma, di fatto, produce una sola vera occasione da gol, quando Perisic colpisce il palo interno dopo una mischia in area. L'ultimo (e il primo) acuto del suo match, prima della staffetta con Brozovic. Anche Cherchesov prova a cambiare: fuori sia Cheryshev che Dzyuba, stanchissimi, per Smolov e Gazinskiy. La sostanza però non cambia molto: Russia attendista, Croazia che prova incursioni a ripetizione senza successo, con i supplementari che arrivano inevitabili. Ed è qui che succede di tutto: croati in apnea (si fa male Vrsaljko ed entra Corluka, grazie al quarto cambio), Russia che sorprendentemente prova a spingere ma capitola sullo stacco aereo di Vida al minuto 100 che riporta avanti Modric e compagni. Tutto finito? Macché. Mario Fernandes non ci sta e, su una punizione disperata di Dzagoev sul gong del match, svetta di testa per siglare il gol che vale i rigori. Ma la lotteria, stavolta, non sorride agli uomini di Cherchesov, che sbagliano con Smolov (parato ma calciato malissimo) e proprio con Fernandes. Anche Kovacic sbaglia ma solo lui. La Croazia torna in semifinale per la seconda volta nella sua storia (la prima e finora unica risaliva a Francia 98), per la Russia il sogno, e che bel sogno, finisce qui.