Roma, testa e cuore: Dzeko-Zaniolo stendono il Milan

Cuore, coraggio, determinazione. Vince la Roma che batte il Milan all'Olimpico in una partita di altissimi contenuti. Nonostante la formazione rimaneggiatissima, i giallorossi giocano una partita di sostanza. La sblocca Dzeko, fa pari Theo cui risponde subito Zaniolo. Il Milan prova l'assalto finale, ma la Roma tiene e porta a casa tre punti d'oro. Per il Milan, tanto possesso palla, ma poca cosa là davanti. Fonseca è costretto ancora a fare i conti con l’emergenza e ripropone Mancini in mediana accanto a Veretout. Pastore nei tre alle spalle di Dzeko con Perotti e Zaniolo. Pioli scegli invece lo stesso undici che ha pareggiato a San Siro contro il Lecce. Conti resta titolare a destra, Leao confermato al centro della prima linea con Paquetà a destra e Kessiè dalla parte opposta. Panchina per Piatek. C’è Francesco Totti in tribuna nella sua prima volta all’Olimpico dopo l’addio alla Roma.

Vantaggio Roma

Possesso Milan in avvio. Organizzata, bel giro palla. Theo spinge con continuità a sinistra, Spinazzola è sempre attento. Il primo brivido lo regala Pau Lopez che smanaccia in angolo una conclusione di Leao. Spinge di più il Milan, la Roma difetta nella ripartente, troppi errori nei passaggi. Brivido Paquetà che la mette dentro sotto misura, ma si era già alzata la bandierina dell’assistente di Orsato per segnalare l’offside. Il Milan tiene più il pallone, quasi una gigantesca ragnatela in mezzo al campo, ma la Roma quando riparte, errori a parte, lo fa sempre con i tempi giusti. Come sulla percussione di Pastore che però non trova la porta dopo l’uno due con Perotti. Ritmi accettabili all’Olimpico. Meglio il Milan sul piano del gioco e del possesso, ma Roma in agguato. Ci prova Zaniolo, gran sinistro, Donnarumma c’è. Roma che alza il baricentro, Mancini corregge un pallone da calcio d’angolo, sul secondo palo c’é Dzeko, solo, che di testa mette dentro: 1-0 e quindi gol in campionato per l’attaccante bosniaco. Roma sulle ali dell’entusiasmo. Conti perde una palla velenosissima, Perotti vede nello spazio Pastore e lo serve, ma l’argentino temporeggia troppo e si fa ipnotizzare da Donnarumma sulla conclusione. Mezz’ora di Milan, poi Roma, brava a concretizzare con Dzeko.

Zaniolo da tre punti

Da un errore di Biglia in avvio di ripresa, nasce un’altra occasione Roma, con Musacchio che ferma con le cattive Perotti. Punizione di Kolarov, ci mette una pezza Romagnoli deviando in angolo. E dalla bandiera stacca bene Smalling, palla fuori di un nulla. Fuori Perotti che ha speso molto, dentro Antonucci. Il Milan alza il baricentro, Theo si ritrova a centro area, destro secco, sulla traiettoria la deviazione decisiva di Smalling sulla quale può nulla il portiere spagnolo: 1-1, tutto da rifare. Ma l’entusiasmo rossonero dura un battito di ciglia perché la Roma si riprende la partita con Nicolò Zaniolo che dal limite fa partire un sinistro sul quale può nulla Donnarumma: 2-1 Roma con mezz’ora ancora da giocare. Fuori Paquetà, dentro Piatek nel Milan. Rossoneri per riprenderla, giallorossi per chiuderla, bella partita all’Olimpico, senza un attimo di tregua. Pau Lopez arpiona una palla insidiosa di Biglia, Roma leggermente stanca, ma mai doma. Ci prova Mancini di testa, palla fuori anche stavolta di un nulla. Fuori anche Biglia, dentro Bennacer in un Milan che non vuole mollare. La Roma perde anche Spinazzola costretto per infortunio a chiedere il cambio, dentro Cetin che entra bene in partita. Zaniolo recupera una gran palla poi si fa ipnotizzare al momento della conclusione. Che finale all’Olimpico. Zaniolo esce tra gli applausi, dentro Santon. Roma che adesso deve difendere il minimo, ma prezioso vantaggio. Calhanoglu colpisce di prima intenzione, ma spedisce sull'esterno della rete. Cinque di recupero col Milan tutto in avanti, Roma abbassata a guardia della porta di Pau Lopez.  Calhanoglu regala l'illusione del gol, palla che si perde sul fondo su piazzato. Roma che si difende a denti stretti.

Dallo Stadio Olimpico

 

Gli altri match

Niente vittoria a Ferrara per il Napoli di Carlo Ancelotti, che impatta sul muro estense non andando oltre l'1-1 contro i padroni di casa della Spal. Dopo i passi falsi di Inter e Juventus, anche gli Azzurri incappano in un weekend no, sbloccando il match dop 9' con Milik ma non riuscendo a chiudere i conti contro i biancazzurri, bravi a restare in partita e a piazzare il colpo con Kurtic, che firma il pari e fa perdere al Napoli terreno sull'Atalanta. Bergamaschi che approfittano alla grande dell'inferiorità numerica dell'Udinese, regalando ai tifosi un 7-1 che fa abbondantemente dimenticare il k.o. europeo (il terzo di fila) con il Manchester City. Friulani in vantaggio con Okaka, rimontati da Ilicic e crollati dopo il rosso a Opoku: lo sloveno sigla la doppietta personale, mentre Muriel fa meglio a livello di gol, segnandone tre. Gloria anche per Pasalic e Traoré, per un successo pirotecnico che vale la conferma del terzo posto. Se l'Atleti Azzurri applaude, l'Olimpico di Torino fischia i granata, incappati in un nuovo passo falso, stavolta fermandosi sull'1-1 casalingo contro il Cagliari, con Zaza che riacciuffa in extremis il vantaggio di Nandez. Notte fonda per la Sampdoria, che dopo il pari con la Roma affonda a Bologna: 2-1.