Roma in scioltezza, il Sassuolo spera, il Milan crolla

La Roma passeggia a Ferraa, il Sassuolo vede la salvezza, il Milan crolla in casa. Questa la sintesi degli anticipi della trentaquattresima giornata di serie A.

Spal-Roma

Gli uomini di Di Francesco superano agilmente la Spal per 3 a 0 e si proiettano verso la semifinale di Champions League con il Liverpool. Al “Mazza” i biancoazzurri prendono inizialmente campo e, dopo il tentativo (alto) di Lazzari, reclamano per un contatto sospetto Fazio-Antenucci in area: sorvola Tagliavento che ne ammonisce già tre nel giro di un quarto d’ora (Vicari, Strootman ed Everton Luiz). Col passare dei minuti la Roma, già pericolosa in avvio con Jonathan Silva, all’esordio, comincia ad aumentare i giri. A un soffio dal vantaggio la squadra di Di Francesco al 22’: errore di Cionek, il destro di El Shaarawy sibila vicinissimo al palo. Col passare dei minuti i giallorossi trovano migliori automatismi, con il Faraone e Nainggolan più nel vivo del gioco: il belga chiude alla perfezione lo scambio con Pellegrini, limitato in extremis da Felipe. Al 33’ la Roma passa: pressing fruttuoso di Schick, Strootman innesca Pellegrini che crossa in mezzo e Vicari, tentando di anticipare l’olandese, beffa Meret. Grassi per Vicari (infortunato), Semplici passa al 4-4-2 ma la Spal soffre, tenuta a galla da Meret due volte prima dell’intervallo: prima sull’offensiva di Pellegrini, tra i più attivi, poi sulla girata ravvicinata di El Shaarawy, liberato da un’invenzione di Schick. Spreca quindi Nainggolan. Al rientro, Semplici torna a tre in difesa con Simic per Schiattarella. Ma il leitmotiv è sempre lo stesso: la Roma attacca e la Spal arranca, inevitabile arrivi il raddoppio. Lo firma Nainggolan, con un diagonale preciso dopo una respinta corta della difesa biancazzurra: 0-2 e testa che forse comincia a volare a Liverpool. Sale in cattedra Alisson: gran parata del brasiliano sul diagonale di Paloschi, per la prima volta vincitore nel duello con Fazio e Manolas. Solo un lampo. Perché la Roma dilaga. Meret vince di nuovo il duello con El Shaarawy ma nulla può sulla prima gioia stagionale di Schick: preciso il cross di Pellegrini, colpo di testa del ceco e match in ghiaccio dopo un’ora di gioco. Ci tenta in ogni modo El Shaarawy (che centrerà anche un palo), dall’altra parte Alisson alza il muro su Antenucci. E' l'ultima occasione prima del triplice fischio. 

Sassuolo-Fiorentina

Seconda sconfitta consecutiva per la Fiorentina dopo quella rocambolesca al “Franchi” con la Lazio. Al Sassuolo basta un gran gol di Politano per avere la meglio sui viola. Il neroverdi partono meglio e al 4’ arriva subito alla conclusione con Adjapong, un destro neutralizzato in due tempi da Dragowski. La partita stenta a decollare, forse per il primo caldo arrivato anche a Reggio Emilia, più probabilmente per gli impegni infrasettimanali che hanno tolto tante energie a entrambe le squadre. Gli uomini di Stefano Pioli dovrebbero attaccare ma non riescono mai a rendersi pericolosi, commettendo moltissimi errori tecnici e anche tattici: per informazioni chiedere a Dabo che, dopo aver ricevuto la prima ammonizione al 6’ per un fallo su Missiroli, commette un’ingenuità alla mezz’ora fermando la corsa di Berardi e lasciando la sua squadra ancora una volta in dieci. Ne approfitta il Sassuolo: senza rischiare di scoprirsi, perché in fondo anche un punto sarebbe importante nella corsa salvezza, al 40’ i padroni di casa trovano il gol vittoria con una fiammata del solito Politano, alla quinta rete nelle ultime cinque giornate, un sinistro dal limite dell’area che non lascia scampo all’incolpevole Dragowski. Nella ripresa Pioli prova a cambiare qualcosa per regalare forze fresche alla sua squadra mandando in campo dopo pochi minuti Simeone e Gil Dias. La Fiorentina cerca di alzare i ritmi, ma il Sassuolo controlla il match senza problemi e al 59’ va vicino al raddoppio ancora con Politano, fermato da Dragowski in uscita. Il portiere degli ospiti è bravo anche al 70’, quando respinge il pericoloso destro del nuovo entrato Ragusa, mentre l’unica buona occasione creata dai viola è un contropiede quattro contro tre concesso dal Sassuolo: Simeone porta avanti il pallone per trenta metri e alla fine tenta anche il destro dalla distanza, senza però impensierire Consigli. Nel finale Matri potrebbe raddoppiare e chiudere i conti, ma in fondo al Sassuolo va bene così: con la seconda vittoria consecutiva dopo il successo ottenuto sul campo del Verona, la salvezza è a un passo.

Milan-Benevento

La notizia del giorno è, però, il passo falso del Milan in casa col Benevento, squadra con cui quest'anno i rossoneri hanno guadagnato un punto in due partite. Rispetto alla trasferta di Torino, sono Calabria, André Silva e Cutrone le novità che propone dal primo minuto mister Gattuso, che opta per il 4-4-2 con davanti il duo Silva-Cutrone. De Zerbi replica con il tridente composto da Brignola, Iemmello e Djuricic. Contro i rossoneri, all'andata, i campani conquistarono il loro primo punto in A e così, forti di questo ricordo, gli ospiti approcciano al meglio il match, rischiando di passare al 16' su un retropassaggio suicida di Rodriguez sul quale si salva Donnarumma. Il gol del Benevento è solo rimandato al 29': Viola serve in profondità Iemmello che, scattato sul filo dell'off-side, sigla con freddezza lo 0-1. I rossoneri si affidano alla grinta di Cutrone, che al 37' sfiora il pari con una giocata da campione, e a Bonaventura, che allo scadere impegna a terra Puggioni. In avvio di ripresa il Milan parte a testa bassa ma si rende davvero pericoloso solo al 16', con una traversa colpita da Kessiè. Si susseguono i cambi, Bonaventura (due volte) e Viola provano la conclusione personale, al 28' Puggioni si supera nel dire di no ad un'incornata di Cutrone, con Bonaventura che non trova lo spazio per il tap-in. Negli ultimi 10 minuti, ospiti in dieci per il doppio giallo a Diabaté, Cutrone ancora minaccioso di testa e, nel recupero, qualche nervosismo di troppo in campo. Per i rossoneri, che restano sesti in classifica con 54 punti, si tratta della sesta partita di fila senza vittoria; per i campani, che restano ultimi a quota 17, è rinviata la retrocessione matematica in serie B.