Pelé su Twitter tranquillizza i suoi fan: “Grazie a Dio sto bene”

Pelé tiene tutti col fiato sospeso e le sue condizioni per ora sono stabili anche se, secondo la stampa brasiliana, “l’emodialisi si sarebbe rivelata insufficiente”. Il campione più grande della storia del calcio è stato sottoposto dai medici ad un trattamento farmacologico più intenso per contenere l’infezione e “il quadro clinico appare quantomeno delicato”.

L’ex calciatore è infatti ricoverato da lunedì scorso alla clinica Albert Einstein a seguito di un’operazione per la rimozione di calcoli renali. O’Rei, per tranquillizzare i suoi fan dopo la notizia del trasferimento in terapia intensiva, in serata aveva pubblicato su Twitter un messaggio in cui faceva sapere che stava bene: “Non sono stato messo in terapia intensiva oggi. Sono stato semplicemente trasferito in una stanza speciale dell’ospedale per questioni di privacy. Allo stesso tempo mi fa piacere di ricevere tutti questi visitatori che sono qui per sapere delle mie condizioni. Ora ho davvero bisogno di continuare il mio trattamento e le mie cure in pace. Sono benedetto per ricevere il vostro amore e sostegno e ringrazio Dio che non è nulla di grave”.

Globoesporte fa sapere che il trattamento di emodialisi, a cui Pelé è stato sottoposto per far si che l’infezione si arrestasse, non è servito a granché. Per questo motivo i medici, timorosi che i batteri possano attaccare altri organi, hanno optato per eseguire una cura farmacologica più aggressiva. La stampa brasiliana dice che “saranno decisive le prossime 48 ore per capire come reagirà il paziente e se l’infezione verrà contenuta”.