Parla Ventura: “Le sconfitte non hanno una sola verità”

Aun paio di giorni dal suo esonero come ct della Nazionale italiana e a distanza di altri 5 dall'incubo vissuto a Milano con la Svezia, Giampiero Ventura ha salutato i tifosi Azzurri rilasciando una dichiarazione all'Ansa, nella quale ha concentrato la sua amarezza per l'esclusione dai Mondiali e qualche disappunto a proposito dei pesanti commenti arrivati sulla sua gestione tecnica: “Le sconfitte, soprattutto quelle più dolorose, non si possono spiegare con una sola verità”, ha detto l'ex ct riferendosi alle polemiche feroci scaturite dopo la doppia sfida con gli svedesi. Ma, ha sottolineato “sarò il primo tifoso: al mio successore auguro di riportare l'Italia dove merita”.

Ventura: “Sono giorni difficili”

A proposito del periodo seguito all'eliminazione dal Mondiale di Russia, Ventura ha affermato come questi “siano stati, e sono, giorni difficili e di profondo dispiacere: provo una sensazione di incompiutezza dal momento in cui non ho raggiunto il traguardo dei Mondiali. Guidare la Nazionale mi ha trasmesso senso di appartenenza e orgoglio mai provati prima perchè non ci può essere niente di più grande. Ho lavorato con tutto me stesso, con serietà e professionalità: non sono riuscito là dove ero convinto di farcela alla guida di un gruppo di ragazzi che non smetterò mai di ringraziare”. Per l'ex guida dell'Italia, il fallimento è stato enorme ma, allo stesso tempo, si è detto certo di come la delusione svedese vada condivisa, come sarebbe accaduto in caso di vittoria: “Nel calcio, le vittorie sono sempre il prodotto del merito di tanti. Allo stesso tempo le sconfitte, soprattutto quelle più dolorose, non si possono spiegare con una sola verità: nel momento dell'insuccesso bisogna dare risposte ad una lunga serie di interrogativi”.

Lavoro sui giovani

In effetti, negli ultimi giorni si è parlato a lungo di una debacle che ha radici profonde, da ricercare non solo nell'utilizzo in sé degli effettivi e nel gioco mostrato in campo ma nella complessività della gestione amministrativa che ha guidato la Federazione italiana dal trionfo in Germania del 2006 a oggi, passando ovviamente per lo spartiacque di Sudafrica 2010 che portò al cambiamento di vertice. Ventura è stato esonerato dal suo ruolo di ct ma, nonostante in molti lo chiedessero dopo il fallimento, il presidente, Carlo Tavecchio, non ha dismesso il suo incarico, restando al timone della Figc. Da parte sua, l'ex tecnico del Torino ha tenuto a precisare come nel corso della sua gestione abbia “lavorato anche per preparare i più giovani al grande salto che potevano e possono ancora fare, in modo da arricchire tutto il nostro movimento”.