Nba, James e Irving fanno i fenomeni: Cleveland passa a Washington all’overtime

Trema il parquet del Verizon Center di Washington sotto i passi di Kyle Irving e LeBron James, protagonisti assoluti del dream-match andato in scena fra i padroni di casa dei Wizards e i campioni in carica dei Cleveland Cavaliers, trascinati dalle due stelle in un pazzesco 135-140 per gli ospiti all’overtime. Da urlo la tripla sulla sirena messa a segno da King James (32 punti e record di 17 assist), grazie alla quale la partita si trascina a un supplementare completamente ad appannaggio del fuoriclasse nativo di Melbourne, autore di 11 punti sui suoi 23 complessivi, mentre LeBron era fuori per somma di falli.

Spettacolo e campioni

Terzo successo di fila per i Cavaliers ma testa altissima per Washington, uscita tutt’altro che ridimensionata dalla sconfitta subita, la prima casalinga dopo 17 successi consecutivi. Sugli scudi Bradley Beal, autore di 41 punti e sfortunato nel finale dell’overtime, quando tenta di replicare alla tripla di James sparando il pallone del secondo supplementare verso il cesto, impattando però sul ferro. Wizards che, per larghi tratti, sono apparsi padroni del gioco e con la concreta possibilità di aggiudicarsi l’incontro dopo il clamoroso errore di James sotto canestro sul 118-117. Il fuoriclasse di Akron, però, rimedia con un gesto da campione, trascinando il match a oltranza e lasciando poi il palco a un ridestato Irving. Per gli ospiti, da segnalare anche la grande prestazione del discusso Kevin Love (39 punti e 12 rimbalzi). Alla fine, la corazzata dell’Eastern conference si impone grazie ai suoi talenti, ma il discorso potrebbe essere rimandato ai play-off.

Schiacciasassi Miami

Colpaccio degli inarrestabili Miami Heat sul campo di Minnesota. Sono a questo punto 11 le vittorie consecutive per Dragic e compagni, dopo un inizio di stagione tutt’altro che positivo. A illuminare la scena del Target Center di Minneapolis è proprio il serbo, autore di 33 punti e 9 assist (7/9 da tre e record). Per i padroni di casa, fa e disfa Andrew Wiggins: 27 i punti per il canadese, che sfodera un paio di giocate nel finale mancando, però, due colpi a pochi secondi dalla fine. Alla fine, il tabellone segnala 113-115: per i Timberwolves è la quinta sconfitta nelle ultime 7 gare.

Le altre gare

Negli altri match, da segnalare il facile successo di Denver, priva di Danilo Gallinari, contro i texani di Dallas, maturato con un perentorio 110-87, con un minimo di -13 per gli ospiti. Bene anche Chicago, che vince in trasferta al Golden 1 Center contro i padroni di casa di Sacramento, mettendo a segno un 112-107 finale, con una grande prestazione di Dwyane Wade, autore di 31 punti. Successo esterno anche per i Lakers, il primo dopo 12 sconfitte lontano dalla California: al Madison Square Garden di New York, Williams e compagni hanno piegato i Knicks per 121-107. Quarto k.o. di fila per i Philadelphia 76ers, asfaltati sul parquet di Detroit dai Pistons, per 113-96: ben 7 giocatori in doppia cifra per i padroni di casa, con un punteggio massimo di +26. E’ invece Gordon Hayward a trascinare gli Utah Jazz al successo su Atlanta in terra georgiana, con 30 punti messi a segno sul 95-120 finale. A chiudere la carrellata di 11 gare, i successi di New Orleans su Phoenix (111-106), di Memphis su San Antonio (89-74) e di Toronto sui Clippers di Los Angeles, con un ottimo 118-109 che vale la terza sconfitta consecutiva per i californiani. Non basta, invece, un ottimo Russell Westbrook (27 punti) ai Thunder, rispediti in Oklahoma dai Pacers di coach McMillan con un risicato 93-90.