Napoli, rimonta da urlo. Il Toro sgambetta l'Inter

Ci vuole un destro a giro di Diawara sul gong della partita per far esplodere la gioia del San Paolo e lasciare al Napoli ancora qualche ambizione per il titolo di Campione d'Italia. Gli Azzurri dominano contro il Chievo ma subiscono la rete del vantaggio ospite di Stepinski, prima di ribaltare tutto nel finale grazie al ritorno al gol di Milik e al gioiello del guineano. Una perla che regala ancora emozioni a un campionato che, fino a 5' dal termine del match, sembrava ormai roba juventina. Negli altri incontri pomeridiani l'Inter non approfitta del k.o. della Roma e, nel lunch match delle 12.30, cade a Torino contro i Granata di Mazzarri, punita da una rete dell'ex Ljajic. Pomeriggio nero anche per il Cagliari, sconfitto dall'Hellas Verona e ora invischiato nella zona retrocessione, vista anche la vittoria del Crotone sul Bologna, ottenuta con la seconda marcatura in campionato del nigeriano Simy.

Scivolone Inter

L'occasione presentata dalla debacle interna della Roma con la Fiorentina era davvero ghiotta, tanto da far credere all'Inter che, nonostante un lungo periodo d'appannamento, la clamorosa possibilità del terzo posto potesse in qualche modo assumere connotati più concreti con un bel sorpasso ai danni dei giallorossi. E invece, gli uomini di Spalletti non solo non passano ma escono addirittura sconfitti dal match contro il Toro, autore di una partita equilibrata ed estremamente cinico nel capitalizzare la sua occasione più netta. Una bella soddisfazione per Mazzarri che sgambetta la sua ex squadra e complica non poco il suo l'obiettivo Champions, anche in vista della sfida fra Udinese e Lazio delle 18. La condanna dell'ex arriva con la rete di un altro ex: Ljajic a Milano non ha lasciato chissà quale ricordo ma il suo piazzato vincente a porta sguarnita sul traversone di De Silvestri è di quelli pesanti. L'Inter può recriminare per qualche occasione sfumata, come la girata di Icardi neutralizzata con volo plastico da Sirigu (anche se Handanovic compirà la stessa parata su De Silvestri) e un paio di legni: parte alta della traversa con Perisic e palo mancino colpito da Rafinha. Troppo poco per battere un Toro che, pur rintanato, rischia pure di colpire ancora con Ljajic.

Napoli sul gong

Dopo il Milan il Napoli. Mariusz Stepinski, polacco classe '95, sembra aver come obiettivo far male alle grandi. C'è riuscito coi partenopei e, per lungo tempo, è sembrato quasi che la sua zampata al San Paolo potesse costare una sconfitta da k.o. tecnico per Sarri & co. La frittata viene fatta a 20' dalla fine: retropassaggio errato di Koulibaly per Tonelli, l'ex Giaccherini ne approfitta e appoggia a Stepinski che non sbaglia. Una rete che ammutolisce il tifo napoletano, convinto di trovarsi di fronte a uno Shining calcistico già quando Mertens si era lasciato ipnotizzare dal dischetto dallo specialista Sorrentino, una ventina di minuti prima. Eppure, quando meno se l'aspettavano, si materializza sul prato la figura di Arkadiusz Milik (altro polacco) che pensa bene di rispondere al connazionale sfruttando di testa un lancio di Insigne. L'improvviso pareggio è una manna per Mertens e compagni che, a quel punto, caricano a testa bassa. Ma le quattro punte schierate (Mertens-Milik-Insigne-Callejon) non sortiscono l'effetto sperato. A sortirlo è infatti un centrocampista, Diawara, inspiegabilmente lasciato solo sul corner della disperazione, tanto da poter stoppare in area, alzare la testa e trafiggere Sorrentino con un destro a giro che pietrifica i clivensi e fa esplodere il San Paolo: il Napoli è ancora a -4 dalla vetta.

Verona e Crotone, successi salvezza

Tre sconfitte di fila e una zona B che si avvicina a ritmo da cavalleria per il Cagliari di Diego Lopez. I sardi non battono nemmeno il Verona, pur reduce da una scoppola epica con il Benevento (3-0 per i sanniti) e da un periodo non certo semplice in termini di gioco e di risultati. Eppure, nella sfida fra naviganti in mare di tempesta, a spuntarla sono proprio gli scaligeri che, al minuto 36, beneficiano di un penalty assegnato per mani di Pavoletti su cross di Fossati. Dagli 11 metri Romulo è implacabile, al contrario degli attaccanti sardi che, come accaduto troppo spesso nelle ultime uscite, davanti sparano a salve. Il Verona rilancia le sue ambizioni di salvezza e inguaia Lopez che, a questo punto, si trova a sole due lunghezze dall'orlo del baratro, occupato dalla coppia Spal-Crotone. Ai calabresi è bastato un gol di Simy per aver ragione di un Bologna pur reduce dal pareggio con la Roma: una vittoria che riporta gli Squali a braccetto con gli estensi e a creare un gruppone che, dal Chievo in giù, comprende ben 6 squadre nell'arco di 4 punti.