Napoli, niente miracolo. K.o. col Feyenoord: è fuori

Non ce l'ha fatta il Napoli di Maurizio Sarri. Tra la delusione per quanto accadeva alla Donbass Arena e un po' di stanchezza accumulata per i forsennati ritmi di inzio stagione, gli Azzurri permettono al Feyenoord di aggiudicarsi il match di Rotterdam, l'ultimo di questa amara fase a gironi: il 2-1 nei Paesi Bassi, così come quello fra Shakthar e City a Donetsk, estromette i partenopei dalla massima competizione continentale, aggiungendoli a quello che, da ora, sarà un quartetto di squadre italiane in Europa League. Il Napoli paga il filotto di sconfitte esterne (3 su 3) e una partenza stentata che ha consentito alle avversarie di scappare prima che la forma fisica consentisse ai campani di giocarsela seriamente.

Delusione Napoli

E' vero che, per sperare nella qualificazione, agli Azzurri serviva un vero miracolo sportivo: vittoria a Rotterdam e contemporanea sconfitta casalinga dello Shakhtar contro il già qualificato Manchester City di Guardiola. Decisamente tanto da chiedere per la banda di Sarri, schierata con Diawara in cabina di regia al posto di Jorginho e Zielinski per l'infortunato Insigne. E, dopo appena 2', è proprio il polacco a sbloccare la sitauzione con una zampata sotto misura, dopo un primo tentativo fallito da Mertens. Un gol che illude il Napoli, almeno fino al gol-capolavoro di Bernard che, alla Donbass, dava il vantaggio agli ucraini sul City. Una rete che ha spento buona parte delle velleità offensive del Napoli che, man mano, ha lasciato l'iniziativa ai padroni di casa: il pareggio è arrivato grazie a un colpo di testa di Jorgensen, al 33', il definitivo sorpasso quasi allo scadere, con St Juste. In mezzo, il gol del raddoppio dello Shakhtar che, di fatto, ha decretato la fine delle ambizioni partenopee.

Gli altri match

Il mercoledì di Coppa ha decretato, finalmente, il quadro definitivo delle magnifiche 16 che andranno a sfidarsi agli ottavi di finale. Una giornata, questa, che ha regalato ben poche sorprese in termini di qualificate: ce la fa, e anche alla grande, il Liverpool di Jurgen Klopp che ha maltrattato lo Spartak Mosca (il quale era ancora in gioco per la qualificazione) con il punteggio di 7-0 (tripeltta di Coutinho, doppietta di Mané e rete di Salah); nel Gruppo E passa anche il Siviglia, nonostante l'1-1 in Slovenia contro il Maribor. Nessuno stravolgimento nemmeno nel Gruppo G dove il Lipsia impatta sul già qualificato Besiktas, scivolando in Europa League dopo la sconfitta per 2-1 e la conseguente (e netta) vittoria del Porto sul Monaco per 5-2. Nel girone H il Tottenham consolida il primato liquidando senza problemi l'Apoel (3-0) e constringe il Real Madrid al secondo posto: i blancos hanno vinto 3-2 contro il Borussia Dortmund (in E.L) con rete e record di Cristiano Ronaldo: il portoghese, nel giorno della notizia del suo imminente nonchéq uin è il primo giocatore nella storia a segnare in tutte e 6 le partite della fase a gironi.