Napoli e Lazio a bottino pieno. Inter, altro k.o.

La notizia di giornata è il k.o dell'Inter in casa del Sassuolo: un risultato che rende ancora più importante il big match dello Stadium fra Juventus e Roma, con i bianconeri pronti a staccare di altre tre lunghezze i nerazzurri e i giallorossi affamati di un successo che consentirebbe di scavalcare Spalletti e raggiungere proprio i torinesi al secondo posto. Per il resto il pomeriggio di Serie A, tolta la debalce interista, ha riservato ben poche sorprese: il successo per 3-2 del Napoli sulla Sampdoria assicura la permanenza dei partenopei in vetta alla classifica, quello del Genoa al fotofinish sul Benevento decreta l'ennesima giornata da zero punti dei sanniti. In mezzo, il successo facile dell'Udinese sul Verona (4-0) e il pareggio fra Spal e Torino (2-2). Nel lunch match delle 12.30, la Lazio ha vita facile con il Crotone, steso con un poker che profuma d'Europa.

Lazio “forza 4”

Con una partita da giocare all'ora di pranzo, la Lazio si adegua facendo un sol boccone del Crotone di Walter Zenga, che pure aveva tenuto il risultato inchiodato sullo 0-0 fino al minuto 56', ossia quando un contropiede mortifero, orchestrato da Immobile, ha servito a Lukaku il piattone facile facile per il gol del vantaggio. Una rete quella del belga che ha letteralmente scatenato i padroni di casa: a raddoppiare c'ha pensato lo stesso Immobile, con un'incornata perfetta su cross di Milinkovic-Savic, prima che Lulic, sfruttando il lavoro di Felipe Anderson sulla destra, sigli il tris della sicurezza. Nel finale c'è gloria anche per il brasiliano, ritrovato al 100% dopo un calvario durato fin troppo a lungo: Parolo lavora il pallone e lo serve in mezzo all'area proprio ad Anderson, puntuale a siglare il poker e a spedire la Lazio al quarto posto.

Napoli, successo in rimonta

Cuore e classe, stavolta più che mai, si sono rivelati elementi determinanti al Napoli di Maurizio Sarri, autore di una vittoria importante contro un'indomita Sampdoria che, al San Paolo, si è presentata in veste tutt'altro che di vittima sacrificale. Tanto che, dopo appena 2', Ramirez sblocca il risultato con una punizione millimetrica. E' il gol a freddo a rompere gli equilibri preimpostati: il Napoli si getta in avanti alla ricerca del pari e lo trova con Allan, prima di soccombere nuovamente ai blucerchiati con il rigore dell'ex Quagliarella. Una rete che non scoraggia i partenopei: trascorrono pochi minuti e Insigne, su assist di Mertens, indovina al volo l'angolino che vale il pareggio; altri 6' e arriva anche il sorpasso con Hamsik che raccoglie un'iniziativa di Mertens e mette dentro il tap-in che lo porta a +1 su Maradona nella classifica dei marcatori azzurri. Ma, soprattutto, è il gol che vale la posta in palio perché nella ripresa, nonostante il rosso a Mario Rui, il risultato resta invariato. E il Napoli primo.

Inter, k.o. col Sassuolo

Fatica immane in Coppa Italia per superare il Pordenone, sonora sconfitta contro l'Udinese e, ora, zero punti anche con il Sassuolo: il periodo “no” dell'Inter si fa sempre più palese e va a contrapporsi a una costanza di rendimento che, fin qui, era stata il punto di forza dei nerazzurri. Il gol di Diego Falcinelli che, al 34' del primo tempo, decide il match è l'emblema di una squadra in crisi di gioco, di reti e di identità: prima e dopo la rete dell'attaccante di Iachini, infatti, la banda di Spalletti stecca su quasi tutte le soluzioni offensive, compreso il penalty che avrebbe potuto dare il pareggio, fallito da Icardi. Ne approfitta il Sassuolo che conquista tre punti che valgono oro per allontanarsi dalla zona calda. Dal Mapei Stadium, invece, l'Inter esce con l'amara consapevolezza di aver racimolato un solo punto nelle ultime 3 e di dover fare al più presto i conti con se stessa.

Gli altri match

Non si è concretizzato l'effetto Coppa per il Toro di Sinisa Mihajlovic: i granta, nel complicato match del Mazza contro la Spal, incappano in un pareggio amaro contro gli estensi, bravi e determinati a rimontare il doppio svantaggio e ad agguantare un pari alla fine meritato. Il Torino, avanti con la doppietta di Iago Falque, cade nell'illusione del sabato perfetto, permettendo alla Spal di rimontare con due calci piazzati (punizione jolly di Viviani e rigore dell'ex Antenucci). Non sbaglia invece l'Udinese, rivitalizzato dalla cura Oddo e autore di una prestazione maiuscola contro il Verona di Pecchia, pur reduce dal grande successo ottenuto contro il Milan: grazie ai suoi gioielli, la formazione friulana stende gli scaligeri con un 4-0 che non ammette repliche, maturato grazie alle reti della rivelazione Barak (doppietta), di Widmer e di Kevin Lasagna. Chi mastica amaro, assieme al Verona, è il fanalino di coda Benevento, autore dell'ennesima prova di cuore vanificata da una rete-beffa nel finale: il patatrac stavolta succede a Genova contro il Genoa, al quale vanno i tre punti grazie a un rigore allo scadere conquistato e realizzato da Lapadula. Una rete che vale al Grifone il primo successo casalingo stagionale e ai sanniti un'altra sconfitta, la sedicesima su 17 incontri.