Moto Gp: Marquez padrone del Sachsenring e nuovo leader mondiale

Non c’è stata storia al Sachsenring: Marc Marquez, su Honda, si è piazzato davanti a tutti praticamente al primo giro, restandoci fino alla fine del Gran premio di Germania e andando a prendersi la sua seconda vittoria stagionale in Moto Gp. Non solo: il campione in carica si è ripreso pure la testa del mondiale, scavalcando in un colpo solo Vinales (quarto in pista) e Dovizioso (ottavo), riaprendo prepotentemente i giochi per la corsa al titolo iridato. Una gara davvero a senso unico quella sul circuito tedesco, dove lo spagnolo si è imposto nelle ultime 8 gare disputate (tra Moto 3, 250 e Gp, nella quale ha sempre abbinato pole e vittoria), a conferma di un feeling straordinario con questa pista. Marquez ha chiuso davanti a uno scatenato Jonas Folger (che ci teneva a far ben in patria) e a un redivivo Daniel Pedrosa, prontamente risalito dal baratro dopo il tredicesimo posto di Assen. Discreto quinto posto, invece, per Valentino Rossi (partito nono).

Monologo Marquez

Partenza buona ma non buonissima quella del campione del mondo, beffato dal compagno Pedrosa che, per alcuni giri, si è messo davanti a tutti e, soprattutto, davanti alla Hrc del compagno di squadra. E’ durata poco, però, la leadership dello spagnolo sorpassato dal connazionale dopo qualche curva. Da quel momento, è un monologo assoluto di Marquez che, senza troppa fatica, contiene i tentativi di assalto di un velocissimo Folger il quale però, con la Yamaha satellite, pur rifilando una corposa dote di secondi a quelle ufficiali, non è mai riuscito ad avvicinare l’inarrivabile iberico, bravissimo a conservare un margine inattaccabile sugli inseguitori. E se davanti il discorso è praticamente subito chiuso, dietro un po’ si combatte: la bagarre è principalmente fra le Ducati di Petrucci e Dovizioso e le Yamaha di Rossi e Vinales, bravo nel risalire la china dall’11° al 4° posto, conquistando punti preziosi per non perdere di vista l’orizzonte mondiale. Il duello, però, non premia né la Desmosedici del Dovi, sopravanzato anche da Bautista (6°) ed Aleix Espargaro (7°), né quella di Petrucci, scomparsa in 12esima posizione, dietro anche a Lorenzo, undicesimo.

Bagarre mondiale

Ora, con Marquez che alza trionfalmente al cielo il trofeo del Sachsenring, il mondiale è più che mai aperto: dopo 9 gare, ci sono ben 4 piloti raccolti nello spazio di soli 10 punti, dai 129 del leader spagnolo ai 119 del Dottore. Segno di una competizione elevatissima che allarga certamente i fronti dei possibili candidati al titolo; ma, del resto, un dato che evidenzia la mancanza di una vera e propria leadership a livello di team. L’appuntamento in Repubblica Ceca è fra un mese: per la Yamaha in particolare, ci sarà il tempo necessario per mettere a punto una strategia competitiva che, in qualche modo, possa contribuire a rendere più chiara la situazione per i due piloti ufficiali, spesso alle prese con qualche problema di troppo.