Mondiale scacchi: finisce in parità la sfida tra Carlsen e Anand dopo quasi 7 ore di gioco

A Sochi, in Russia, Magnus Carlsen e il suo sfidante, l’indiano Viswanathan Anand, hanno concluso in parità la settima partita dei Mondiali di scacchi. Sono andati molto vicino al record dopo 122 mosse e sei ore e mezza di gioco: la partita più lunga, nell’ambito di un campionato del mondo, resta quella del 1978 a Baguio nelle Filippine, tra i sovietici Viktor Korchnoi e Anatoly Karpov: decisero per il pari dopo 124 mosse.

Carlsen, che giocava con il bianco, ha tentato la tattica dello sfinimento ma Anand si è difeso in maniera egregia e a più riprese, l’indiano ha dovuto pensare molto su come attaccare , soprattutto nella parte centrale della partita. Un sacrificio di alfiere, molto coraggioso, l’ha portato a un finale in cui si trovava con una torre e quattro pedoni contro due cavalli, una torre e due pedoni di Carlsen. Una situazione insolita, che ha scatenato i commenti di esperti e appassionati. Alla fine Anand ha avuto ragione e ha portato a casa mezzo punto pesantissimo.

Da segnalare una curiosità: questo match ha registrato il più alto numero di spettatori sul web con 450.000 utenti durante la giornata e 170.000 in contemporanea streaming con la partita. Intorno alla sessantesima mossa dei giocatori il web ha rischiato di andare in tilt.