Milan schianta Napoli, Piatek è già re

E'il Milan di Gattuso la prima semifinalista della Coppa Italia. Maestro Ancelotti battuto, il nuovo bomber Piatek che scherza con la retroguardia del Napoli e, con una doppietta da urlo, trascina i rossoneri allo step successivo che, Lazio permettendo, potrebbe riservare il derby coi cugini nerazzurri. Troppo bello per essere vero il neo-acquisto polacco, capace di realizzare due gol fenomenali alla sua prima da titolare con la maglia del Milan, peraltro a San Siro. Una serata magica per l'ex Genoa, interprete chiave di una squadra che, stavolta, al Napoli ha lasciato le briciole: al Meazza finisce 2-0 con la netta sensazione che i partenopei decisamente non fossero in serata.

Doppietta straordinaria

Tanto, troppo Piatek. Stavolta nemmeno Koulibaly riesce a contenere il diretto avversario: il polacco se lo porta in giro per tutto il fronte offensivo, lo fa ammonire, lo tiene in costante apprensione. Vero è che l'errore decisivo che spiana la strada al Pistolero lo commetete il compagno di reparto, Maksimovic, rispolverato al centro della difesa ma poco lesto sul lancio in profondità di Laxalt che lo scavalca e permette a Piatek di ritrovarsi da solo davanti a Meret, freddato con un piatto preciso all'angolino. Ne bastano 16' e il centravanti polacco fa addirittura meglio: davanti stavolta c'è proprio il K2 del Napoli ma non serve, visto che si fa accompagnare verso l'esterno, spostandosi il pallone sul destro e piazzandolo nello stesso angolo di prima, solo con un destro a giro che manda in visibilio San Siro.

Napoli out

Il leitmotiv non cambia di molto nella ripresa: Napoli che attacca ma, stranamente, lo fa in modo disorganizzato, sbaglia spesso l'ultimo passaggio e tende a perdere i contrasti. La difesa è in costante apprensione, con Piatek che costringe agli straordinari tre quarti del pacchetto arretrato, permettendo a Borini e Castillejo di guadagnare il fondo in modo sistematico. In mezzo al campo t'aspetteresti Allan, corteggiato dal Psg; invece a torreggiare è Bakayoko, sempre più negli schemi di Gattuso e che forma con Kessié una coppia di sostanza ma anche tecnica, soprattutto stasera, tanto che Ancelotti è costretto a richiamare il brasiliano in panchina. Nel finale, ovvero quando Giacomelli aveva già il fischietto pronto, l'unico sussulto partenopeo, un destro dalla distanza di Zielinski, finito sul fondo. Il che la dice lunga sulla serata degli azzurri.