Miami Open, Fognini regola Nishikori in due set e vola in semifinale: ora c’è Nadal

Poco più di un’ora di gioco per regolare non certo uno qualsiasi come il giapponese Kei Nishikori, finalista della scorsa edizione nonché numero 4 del ranking Atp, e volare in semifinale dove, ad attenderlo, troverà il secondo classificato dei recenti Australian Open, Rafael Nadal. Una grande prestazione quella di Fabio Fognini che, sul cemento del Miami Open, ha regolato il nipponico in due set (6-4, 6-2) tornando a raggiungere una semifinale di un Masters 1000 dopo quasi 4 anni: l’ultima volta, infatti, risaliva al torneo di Montecarlo del 2013 quando, affrontando un Novak Djokovic nel miglior momento della propria carriera, aveva abbandonato il torneo cedendo con un 2-6, 1-6 incassato in meno di un’ora.

Fognini vs Nishikori

Con Nishikori Fognini non aveva mai vinto: gli unici due precedenti (a Madrid, su terra rossa, nel 2016 e sul cemento di Melbourne, nel 2011) avevano sempre visto la vittoria del giapponese il quale, va detto, ha affrontato l’impegno con il sanremese non in perfette condizioni fisiche (problemi al ginocchio sinistro, accusati durante tutta la rassegna). A ogni modo, Fognini mette in almanacco una vittoria netta e meritatissima, aggiudicandosi uno step da paura per coltivare il sogno finale, davanti al quale si para un Nadal che, senza troppi problemi, ha liquidato la pratica Jack Sock in due set (6-2, 6-3).

Incitato in tribuna da Christian Vieri (che a Miami ha casa), l’italiano interpreta il match con buona grinta, strappando il servizio a Nishikori e portandosi sul 3-1 dopo aver salvato una palla break. Non chiude, però, permettendo all’avversario di rimontare fino al 5-4, dovendo così attendere il secondo set point per sentenziare il definitivo 6-4. Storia pressoché simile nella seconda frazione, anche se Fognini stavolta la chiude prima (pur senza servizio a favore). Al termine della sfida, il sanremese manifesta tutta la sua gioia festeggiando con una telecamera, sulla quale scrive alla moglie, Flavia Pennetta: “Nina, non torno più!”. Comunque andrà la semifinale con Nadal, un paio di soddisfazioni il tennista nostrano già se l’è tolte: è il primo partecipante non testa di serie a spingersi fino alle soglie della finale di questo torneo da dieci anni a questa parte (l’ultimo era stato l’argentino Guillermo Canas, nel 2007); inoltre, dalla prossima settimana, tornerà definitivamente fra i primi 30 del ranking Atp.